Casorezzo, la multa della discordia

no parking

Casorezzo - Parcheggia in divieto di sosta, prende la multa ma la strappa davanti al sindaco. Il primo cittadino: "Sono comportamenti che denotano scarso senso di comunità".

Multa? No grazie!

Una donna posteggia l'automobile nella zona di piazza Mercato, dove c'è un passo carraio. La Polizia locale multa la donna, che però non ci sta e si reca nell'ufficio del sindaco, Pierluca Oldani. Tra i due inizia una discussione: la donna vuole l'annullamento della multa mentre il sindaco non ha alcuna intenzione di annullarla. Alla fine della discussione, la signora strappa l'avviso e comunica che non pagherà la multa. Ma il primo cittadino ha una posizione ferma: "Se non pagherà, le applicherò il fermo amministrativo del mezzo", commenta quando lo contattiamo per chiedere spiegazioni.

Un palo della luce sradicato

Altra cosa particolare: nei giorni scorsi un palo della luce è stato sradicato tra la via Piave e la via Rossini. Il Comune lancia un appello: "Chiunque abbia assistito al fatto, riferisca alla Polizia locale". Una serie di fatti, insomma, che denotano un basso senso di comunità.


palo

Il commento del sindaco, Pierluca Oldani

Commenta il sindaco, Pierluca Oldani: "Sono tutti episodi che riflettono il basso senso di comunità, quasi assente fra molti cittadini, purtroppo. Il punto vero è l'individualismo. Ho un problema, lo devo risolvere subito, non mi interessa niente se per risolverlo faccio qualcosa che crea problemi a qualcun altro. Per esempio, la signora che è venuta nel mio ufficio ha parcheggiato in divieto per non fare pochi passi a piedi". Pierluca Oldani racconta una serie di episodi: "Per fare altri esempi, due anni fa una signora della Casorezzo bene ha parcheggiato sull'aiuola, sempre per non fare pochi passi a piedi. Anche lei è stata multata e ha protestato perché sosteneva che non ci fosse il cartello di divieto di parcheggio sulle aiuole. L'estate scorsa, invece, un'altra signora - con disabilità e contrassegno - ha lasciato l'automobile proprio sotto l'ordinanza di liberare la piazzetta a causa di un evento. Quando è arrivato il carro attrezzi, mi ha fatto telefonare da un avvocato perché secondo loro avevano il diritto di lasciare la macchina lì nonostante l'ordinanza. Ho dovuto spiegare loro che il divieto di sosta era stato posto non per problemi di traffico (in quel caso le automobili con contrassegno non si possono rimuovere) ma per ragioni di sicurezza. Se volgiamo che il nostro paese sia bello e sicuro, è necessario che ogni cittadino sia in prima linea per creare quel senso di comunità che tende a mancare: se ognuno provasse a mettersi anche nei panni degli altri, molti episodi non si verificherebbero".


Sara Riboldi

Condividi questo articolo su:

Sommario: