Casorezzo - Un gelato sospeso. Questa è la stupenda iniziativa della gelateria 'Il Gusto delle coccole', gestita da Maria Amodio. Un'idea che in questi tempi - dove il clima è teso e le nostre abitudini devono necessariamente cambiare per riuscire a fermare il coronavirus - si arricchisce ancora di più di significato.
L'iniziativa ricorda l'antica usanza napoletana del caffè sospeso. Nei tempi difficili della Guerra, le persone avevano l'abitudine di pagare due tazze di caffè, una per loro e una già pagata per coloro che non potevano permetterselo. Un gesto semplice, ma che racchiude il senso di umanità della gente. L'empatia, la comprensione verso l'altro, l'ascolto. L'idea di Maria parte proprio da questa tradizione. Una persona entra, prende un gelato e ne paga due. Il secondo gelato sarà per le persone in difficoltà economiche che entreranno in negozio. E' anche possibile lasciare un'offerta libera in un apposito recipiente. "Fai sorridere qualcuno rinnovando un'antica tradizione di solidarietà", si legge sulla locandina dell'inizativa. Mai come ora, in un clima surreale dove non è possibile compiere tutti quei gesti naturali come gli abbracci, i baci, le strette di mano - un gesto di questo tipo è importante, perché fa percepire il calore e la vicinanza agli altri anche nel freddo assordante della mancanza di un contatto fisico.
A spiegare meglio la bella iniziativa è proprio Maria Amodio: "Conoscevo già l'usanza del caffè sospeso a Napoli ma ho scoperto che c'è un associazione che proponeva il gelato sospeso. Mi ha subito entusiasmato e volevo aderirvi. Questa associazione però opera a Roma e ho pensato che forse avrei potuto fare mia questa idea e rivolgerla a favore di qualcuno sul territorio. Chi lo desidera può lasciare un gelato pagato per le persone più fragili o qualcuno meno fortunato. Tutte le somme che non verranno utilizzate a fine stagione saranno devolute all'associazione 'Genitori per la Promozione Umana'. L'associazione è di genitori di ragazzi disabili che hanno costituito una casa famiglia a Busto Garolfo e che accoglie i disabili quando loro non ci saranno più. Fare il gelato è bello ma farlo e nel contempo fare qualcosa di socialmente utile è ancor più gratificante".
L'associazione 'Genitori per la Promozione Umana' è nata nel 1987 e si basa sui valori di apertura agli altri e di condivisione. L'idea è stata appunto di creare una comunità familiare per disabili ospitata in uno stabile di proprietà del Comune di Busto Garolfo e direttamente gestita dall’associazione di Busto Garolfo. Il fine? Mantenere un clima il più possibile familiare pur garantendo l'assistenza. Possono accedere le persone disabili adulte, di età inferiore a 60 anni, con handicap fisico e/o psichico, non in grado di vivere in modo autonomo, senza famiglia o con famiglie che si trovino in situazione di difficoltà. Il servizio può essere residenziale continuativo per i disabili senza famiglia o con famiglie che non riescono ad assisterli; temporaneo per la durata di tre mesi o breve, per al massimo 15 giorni. Insomma, è un'associazione che si apre alla solidarietà.
Anche il sindaco di Casorezzo, Pierluca Oldani, si mostra soddisfatto dell'iniziativa del gelato sospeso: "Sono fiero, perché qui non ci si limita a resistere, ma si guarda avanti". Guardare avanti è in questo periodo fondamentale, ma in realtà lo diventa sempre. Uno sguardo verso il futuro è capace di guardare oltre e di partire dal presente per costruire il domani. E se poi questo sguardo è aperto agli altri, allora contribuirà a creare una società migliore. In fondo, come dice Pierluca Oldani, "le idee migliori sono sempre quelle che portano vantaggi al maggior numero possibile di soggetti".
Sara Riboldi
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