Casorezzo - Micro atti vandalici, furti o tentati furti e persino gente che ruba i fiori dalle tombe dei defunti nei cimiteri. Neppure Casorezzo si sottrae a una situazione comune a moltissimi paesi del territorio (e non solo). Sta diventando talmente comune, che quasi non fa più notizia. Ma è necessario parlarne. Il sindaco di Casorezzo, Pierluca Oldani, sta per aggiornare il sistema di video sorveglianza, ma non basta: "Tecnologia sì, ma poi è il cittadino che deve impegnarsi per il suo paese".
Gli ultimi episodi sono accaduti proprio nei giorni scorsi. Alcuni sono entrati nel cortile di un'abitazione, hanno aperto le automobili e, non trovando oggetti da rubare, hanno rubato una bicicletta. Stessa storia anche l'altra sera, in cui sono entrati in un giardino e hanno aperto l'automobile. E ancora, sempre in questi giorni, hanno persino rubato fiori dalle tombe dei cimiteri. Del resto, Casorezzo, così come altri paesi, è vittima di un'ondata di furti che sembrano essere opera sempre della stessa banda: negozi e case svaligiate anche durante il giorno.
Pur essendo in calo, anche i micro atti vandalici continuano, purtroppo, a esistere. La rottura dei giochi per bambini, delle attrezzature dei parchi, dei bagni pubblici restano comunque all'ordine del giorno. Del resto, i comportamenti si vedono costantemente: ragazzi grandi che salgono su giochi riservati ai minori di 12 anni, avvolgere l'altalena fino a farla rompere, sradicare le panchine, buttare a terra ogni genere di rifiuto. Danni che poi pesano sulle tasche dei cittadini o, nella migliore delle ipotesi, sui genitori di chi compie gli atti. In ogni caso è ovvio che si tolgono risorse che potrebbero essere destinate ad altri settori, magari proprio per intervenire su quei giovani lasciati forse troppo da soli. In questo senso, ottimi i Centri di aggregazione giovanile, che cercano di prevenire e togliere i giovani dalla strada per coinvolgerli in attività legate al territorio e nella cittadinanza attiva. I CAG però non sono presenti ovunque e spesso le persone ne hanno una percezione che non corrisponde alla realtà. Sembrano aumentare i rifiuti ababndonati per le strade.
A Casorezzo ci sono circa 15 telecamere che però ormai necessitano di essere revisionate. Cosa che si farà quest'anno con un intervento che coinvolgerà tutto il sistema, a partire dal server. Anche la Polizia locale è stata potenziata. Con le nuove tre assunzioni, tra Casorezzo e Ossona al momento sono presenti un comandante, un vice comandante, tre agenti e un amministrativo. Elementi fondamentali per la sicurezza in paese, ma è importante che anche il cittadino abbia un ruolo attivo, magari attraverso il controllo di vicinato, che però, al momento, a Casorezzo non è riuscito a partire.
Il sindaco di Casorezzo, Pierluca Oldani, è fermamente convinto dell'importanza del ruolo dei cittadini: "L'ondata di furti ha colpito anche Casorezzo, così come i paesi vicini. Al di là delle telecamere, che saranno ammodernate quest'anno - come era già previsto - contro questi episodi bisogna fare comunità, stare attenti a ciò che accade in paese e segnalare alle Forze dell'Ordine. Questo vale anche per gli atti vandalici, che ultimamente sono in calo (fino a pochi anni fa assorbivano circa 30 mila euro, oggi sembra che il numero sia diminuito ma non ho anocra il dato 2019) ma che, lo sappiamo, sono ciclici. I danni sono a carico della comunità. Se si spendono soldi per sistemare i danni causati dai vandali, bisogna sottrarli ad altri servizi, magari più utili". Oldani fa un punto anche sui rifiuti abbandonati: "In aumento sono gli abbandoni di rifiuti lungo le strade e nei cestini ma anche queste pratiche pesano sulle tasche dei cittadini, perché occorre smaltire tutti questi rifiuti che finiscono nella frazione indifferenziata, ovvero quella più costosa da smaltire". Insomma, "tecnologia sì ma molto deve fare il cittadino: è un dovere civico rispettare il territorio ma è anche fondamentale renderlo sempre più bello. Invece, spesso nessuno segnala. Quando ho cercato di realizzare il controllo del vicinato, avevo raccolto solo sei adesioni!". Insomma, la tecnologia è utile ma se poi il cittadino non fa la sua parte, a ben poco serve.
Sara Riboldi
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