Casorezzo/Busto Garolfo - Sopralluogo alle cave, stop all'ingresso per i tecnici del Comune di Busto Garolfo. La vicenda è stata resa nota dal sindaco di Busto Garolfo, Susanna Biondi, durante l'assemblea pubblica in diretta streaming di venerdì 2 ottobre. Il verbale del sopralluogo sarà contestato. C'è attesa per la discussione al TAR del 6 ottobre in merito alla richiesta di sospensiva dei lavori.
Durante l'assemblea pubblica per le cave trasmessa in Streaming sul canale YouTube del Comune di Casorezzo sono stati affrontati vari punti, che hanno tracciato il percorso dell'annosa e nota vicenda legate alle cave. La novità riguarda il sopralluogo alle cave con membri della ditta, ARPA e con i tecnici del Comune di Busto Garolfo. O almeno così si pensava. Per vari motivi, infatti, i tecnici del comune di Busto Garolfo non sono riusciti a entrare alle cave. A spiegare la vicenda è il sindaco di Busto Garolfo, Susanna Biondi: "Si sono presentati e hanno ricevuto il rifiuto all'ingresso con la motivazione che i nominativi di questi tecnici non erano stati preventivamente comunicati via Pec. I nostri tecnici hanno obiettato che questa richiesta non era stata fatta. In ogni caso si sono rivolti immediatamente all'ufficio il quale ha mandato la Pec con i nomi dei tecnici", spiega la Biondi. "Superata questa prima richiesta i nostri tecnici chiedono ancora di entrare. Questa volta viene risposto che non possono accedere non essendo in possesso di completa dotazione dei DPI (dispositivi di protezione individuale, ndr). cioè caschetto e giubbotto di visibilità. I nostri tecnici hanno obiettato che la loro attività all'interno era svolta in forma 'ispettiva' in un settore dove non si svolgevano lavori in quel momento. Tornano in ufficio, prendono caschi e giubbotti e tornano all'ingresso. Questa volta dicono che dovevano consegnare il proprio cellulare al personale ed entrare senza cellulare". Prosegue la Biondi: "Il cellulare è uno strumento di lavoro, indispensabile per alcuni aspetti tecnici, per la documentazione fotografica, per poter contattare gli uffici in caso di bisogno, per poter parlare con l'amministrazione comunale e condividere magari alcuni passaggi". Nel frattempo la Biondi parla con il personale di ARPA, all'interno delle cave, che si offre di scattare delle fotografie in luogo dei tecnici del Comune, che alla fine rinunciano e tornano in ufficio. Conclude la Biondi: "Naturalmente questo verbale verrà contestato e ci riserviamo di agire come meglio riterremo".
Presente all'assemblea anche il sindaco di Canegrate e presidente del Parco del Roccolo, Roberto Colombo, che dopo aver focalizzato l'attenzione su tutte le vicende accadute negli ultimi mesi, facendo riferimento anche al blocco causato dal Coronavirus, commenta: "Come Comuni del Parco cerchiamo di rispondere usando le leggi. L'obiettivo è impedire la realizzazione della discarica", nell'ottica di "salvaguardare la salute dei cittadini e l'ambiente in cui viviamo".
Il sindaco di Casorezzo, Pierluca Oldani, fa invece il punto sulle azioni messe in atto nell'ultimo periodo, dalla mail al sindaco metropolitano Sala, a quella al presidente di Regione Lombardia, chiedendo "di approvare il piano cave di Città Metropolitana" e poiché "si sta redigendo il nuovo piano regionale rifiuti, che ci siano degli elementi più forti a tutela dei territori come il nostro". Inoltre, "ANCI ha recepito la richiesta dei territori e ha fatto osservazioni a regione Lombardia chiedendo che fossero tutelati anche i Plis come il Parco del Roccolo". In attesa della risposta di Regione Lombardia, i sindaci dei Comuni di Canegrate, Busto Garolfo e Casorezzo e Parco del Roccolo scrivono anche al Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, "chiedendo di poter essere ricevuti il prima possibile. Attendiamo fiduciosi che ci convochi". All'assemblea ha anche partecipato il presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Megetto.
Sara Riboldi
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