Casorezzo/B.Garolfo - Cave, al via la richiesta di sospensiva lavori

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Casorezzo/Busto Garolfo - Cave, ufficialmente presentata dal Parco del Roccolo e comuni di Busto Garolfo e Casorezzo la richiesta al TAR di sospensiva dei lavori. La discussione è prevista per il prossimo 6 ottobre.

Il punto in breve

La vicenda dura da anni ed è sicuramente complicata. Il tema fondamentale a oggi riguarda le ormai note aree compensative. Il Parco del Roccolo aveva a suo tempo rifiutato la proposta Solter sulle aree compensative. Città Metropolitana, invece, lo scorso ottobre aveva ritenuto che ci fossero le condizioni giuridiche per procedere all'accettazione delle garanzie finanziarie e delle arre compensative, cosa accaduta nel novembre successivo. Da qui il ricorso da parte di Parco del Roccolo, Casorezzo e Busto Garolfo contro la decisione di Città Metropolitana di accettare le garanzie finanziarie proposte dalla ditta e la relativa proposta di concedere aree compensative in cambio della realizzazione della discarica. Inoltre, il comitato di coordinamento del Parco del Roccolo aveva chiesto che le aree di compensazione dovessero far parte del piano di riforestazione del parco, mentre Città Metropolitana aveva chiesto prescrizioni specifiche in merito alla pendenza delle sponde e alla mappatura delle specie esistenti. Nel frattempo, cambia il Comune capofila del Parco del Roccolo, passando da Arluno a Canegrate e viene istituito un tavolo tecnico. La condizione messa dal sindaco di Casorezzo, Pierluca Oldani, era che il tavolo tecnico agisse seguendo il mandato politico, ovviamente nel rispetto delle norme.

Gli incontri estivi

Durante i mesi estivi ci sono alcuni incontri, fra i quali quello tra i consiglieri regionali Riccardo Pase e Gianmarco Senna, con i rappresentanti di Vibeco, casa madre di Solter, titolare del progetto. L'incontro ha fatto discutere poiché la Lega si è da sempre dichiarata contraria alla realizzazione di una discarica all'interno del Parco del Roccolo. A diffondere una nota stampa di fuoco è stato il Movimento 5 Stelle. Il consigliere capogruppo del Movimento aveva infatti dichiarato: "Questa volta a farne le spese sono i cittadini di Casorezzo, dove è ancora vivo il ricordo delle parole spese dai candidati leghisti contro al progetto di discarica nelle Cave di Casorezzo". Di contro, dopo l'incontro i due consiglieri hanno invece ribadito la contrarietà al progetto. Pase aveva anche presentato un emendamento per le linee guida per il PRGR (Piano Regionale di Festione Rifiuti)lombardo, ancora non approvato e sul quale Casorezzo e Busto Garolfo stanno presentando delle osservazioni.

L'inizio dei lavori e l'appello della Biondi

Nel frattempo però viene comunicato al Comune di Busto Garolfo l'inizio dei lavori alle cave. Siamo sempre nel mese di agosto. Busto Garolfo diffida la ditta dall'inizio dei lavori, scrive ad ARPA e a Città Metropolitana ma le opere iniziano comunque. Sulla pagina Facebook il sindaco di Busto Garolfo, Susanna Biondi, lancia un appello in un lungo post datato 4 settembre, di cui ne riportiamo solo alcuni stralci: "Dopo oltre sei anni di dura lotta contro il progetto di discarica presentato da Solter, da metà luglio siamo impegnati con atti di vario tipo per bloccare i lavori di approntamento che la Solter stessa sta effettuando, a nostro parere in modo illegittimo, nel sito ATEg11 (cave di Casorezzo). Da Città metropolitana, anche questa volta, non abbiamo ricevuto alcun tipo di ascolto, neppure di fronte a rilievi che dimostrano il non rispetto di quanto previsto nell'autorizzazione che proprio Città metropolitana ha rilasciato. Da parte di Regione Lombardia, invece, abbiamo visto gli inqualificabili post e video, sui social, in cui alcuni Consiglieri regionali di maggioranza definivano Vibeco (di cui Solter fa parte) un'eccellenza da sostenere". E ancora: "La battaglia si fa dura e in questo periodo non possiamo neppure informarvi dal vivo, con un'assemblea pubblica. Eppure i fatti e i pensieri da raccontarvi sarebbero davvero tanti. L'Amministrazione comunale di Busto Garolfo chiede a tutta la cittadinanza il massimo sostegno in questa lotta che riguarda il nostro ambiente e la tutela del nostro territorio. Questa volta, ancora di più, non ci interessano le appartenenze politiche: ci preme salvaguardare questo territorio, che appartiene a tutti noi. Andremo avanti con ancora più determinazione e forza, ma abbiamo bisogno di ognuno voi. [...] Non lasciateci soli! Ne va del futuro del nostro territorio! La sfida é durissima e solo uniti potremo avere la speranza di vincerla!".

La richiesta di sospensiva

Fra le azioni legali, appunto la presentazione al TAR della richiesta di sospensiva sui lavori per un potenziale danno irreversibile. La discussione è prevista come detto per il prossimo 6 ottobre. La decisione sarà decisiva, poiché se non venisse accettata i lavori potrebbero proseguire e il progetto della discarica si farebbe sempre più reale.


Sara Riboldi

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