Casorezzo/B.Garolfo - Cave, al via il ricorso

cave

Casorezzo/Busto Garolfo - Al via il ricorso da parte di Parco del Roccolo, Casorezzo e Busto Garolfo contro la decisione di Città Metropolitana di accettare le garanzie finanziarie proposte dalla Solter e la relativa proposta di concedere aree compensative in cambio della realizzazione della discarica.

Al via il ricorso

Il Parco del Roccolo aveva a suo tempo rifiutato la proposta Solter sulle aree compensative, perché secondo le norme dovrebbe essere una sola area e non aree frazionate. Città Metropolitana, invece, lo scorso ottobre aveva ritenuto che ci fossero le condizioni giuridiche per procedere all'accettazione delle garanzie finanziarie e delle arre compensative, cosa accaduta nel novembre successivo. Una scelta che potrebbe rendere concreta l'autorizzazione al progetto della discarica di rifiuti speciali nelle cave tra Casorezzo e Busto Garolfo. Già al momento di questa scelta i sindaci avevano mostrato tutta la loro indignazione ma ora l'indignazione ha lasciato posto al ricorso, nel tentativo di fermare ancora una volta la possibilità di realizzazione della discarica.

Il commento del sindaco di Casorezzo, Pierluca Oldani

Netto il commento del sindaco di Casorezzo, Pierluca Oldani: "Ancora una volta Città Metropolitana, solo per paura di cause legali, si mette dalla parte dei privati anziché tutelare il bene comune, come invece dovrebbe fare. Contro tutti loro sappiamo comunque di essere nel giusto. Le norme sono dalla nostra parte. E il TAR non potrà far altro che ribadirlo".

La storia in pillole

Al progetto di una discarica alla cave le associazioni ambientaliste e i Comuni di Busto Garolfo e Casorezzo (ma anche gli altri comuni vicini) si sono opposti subito con manifestazioni, lettere, segnalazioni alle forze politiche e alle trasmissioni televisive. Nel corso degli anni una lunga serie di ricorsi segna le tappe di questa vicenda, ora contro i mancati ripristini ora contro la valutazione d'Impatto Ambientale. Addirittura, ancora nel 2017, il Comune di Casorezzo chiede 1 milione e mezzo di euro per il mancato ripristino dell'area, per il danno ambientale, morale e d'immagine. Dopo anni di lotta, che vede coinvolte tutte le forze politiche e i cittadini, sempre più preoccupati della realizzazione di una discarica, questo nuovo ricorso potrebbe dare la svolta a questa vicenda, in un senso o nell'altro. Se il ricorso dovesse andare a buon fine, potrebbe esserci un nuovo stop all'autorizzazione per la realizzazione della discarica. In caso contrario, la discarica potrebbe essere sempre più vicina. Bisognerà dunque attendere per capirecosa accadrà.


Sara Riboldi

Condividi questo articolo su:

Sommario: