Casorezzo - I cittadini dicono no alla discarica

assemblea

Casorezzo - No alla discarica. I cittadini si sono mobilitati e hanno partecipato a un’assemblea pubblica organizzata da Legambiente e dal Comitato Cittadini Antidiscarica di Busto Garolfo e Casorezzo. Circa 300 persone erano presenti. Il sindaco, Pierluca Oldani: “È stata una chiamata alle armi”.

No alla discarica

La questione delle cave va avanti da anni, a colpi di battaglie legali e assemblee. L’ultima proprio nella scorsa settimana, che ha visto la partecipazione di circa 300 persone. Il tema è sempre lo stesso: la possibilità della realizzazione di una discarica in pieno Parco del Roccolo. Tanti sono stati gli interventi fra i quali di Eleonora Bonecchi del Comitato Cittadini antidiscarica, del sindaco di Busto Garolfo - Susanna Biondi – e del sindaco di Casorezzo, Pierluca Oldani. Hanno partecipato anche alcuni sindaci e assessori del territorio. Spiega Oldani davanti al pubblico: “A giugno il Tar ha annullato tutti gli atti, le autorizzazioni che Città Metropolitana aveva rilasciato. Città Metropolitana ha rilasciato nuove autorizzazioni, fondamentalmente ha tenuto per buono quello che era l’impianto del vecchio progetto e sono state superate, secondo alcuni funzionari, le criticità evidenziate dal TAR”. Una situazioni che preoccupa associazioni e cittadini.

La protesta

Poco prima dell’assemblea il Comitato aveva pubblicato sulla sua pagina social: “La situazione è decisamente preoccupante: i camion ormai hanno invaso le nostre strade! I primi disagi veri si iniziano a sentire ma a breve, molto breve, rumore e puzza saranno la normalità”. E ancora: “Perché sta succedendo nonostante la sentenza del TAR abbia fermato il progetto? Purtroppo l'ennesima autorizzazione ha riaperto il cantiere e noi cittadini siamo nuovamente vittime di decisioni prese a decine di km dal nostro territorio”.

Il commento del sindaco di Casorezzo

Il primo cittadino di Casorezzo, Pierluca Oldani, non usa mezzi toni: “E' stata una chiamata alle armi. Purtroppo dobbiamo fronteggiare quello che ritengo un accanimento di Città Metropolitana nel voler realizzare questa discarica. Gli ultimi atti dei funzionari di CM sono atti fuori dalla storia. Io se fossi il giudice del TAR che ha annullato gli atti, di fronte a queste nuove assurde autorizzazioni mi adirerei parecchio”. Ea ancora: “I camion che si vedono passare stanno trasportando terra, sono stati controllati dalla Polizia Locale. Serve per riempire la trincea che deve ‘coprire’ i 50 metri di distanza dalle vecchie discariche. Così anche questo motivo escludente sarà aggirato. C'è poi da aggiungere che i camion passano spesso da una strada sulla quale vige il divieto di transito dei mezzi pesanti, e questo la dice lunga su come intendano rispettare le regole. Questo progetto va fermato”. Infine Oldani punta il dito contro la politica: “I Cittadini possono aiutare facendo sentire la loro voce, partecipando alle manifestazioni, sostenendo i comitati, non votando i partiti che ci hanno traditi e che lavorano contro di noi. E comprendendo che se il comune fa qualche manutenzione in meno è perché deve pagare gli avvocati per difendere il nostro territorio e la nostra comunità dagli attacchi di Milano”. Città Metropolitana, qualora volesse replicare, avrà tutto lo spazio disponibile.


Sara Riboldi

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