Casorezzo - Video appello di un'estetista per Conte: fa il giro del web

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Casorezzo - Anche i centri estetici, così come i parrucchieri, riapriranno il primo giugno. Manca però ancora un mese a giugno e anche i centri estetici devono far quadrare i conti, tra spese e tasse. C'è però un'estetista di Casorezzo ma con un'attività a Busto Arsizio, Laura Gornati, che ha deciso di girare dei video per il Presidente del Consiglio, spiegando l'attività di un centro estetico e chiedendo di poter lavorare. I video - chiari, educati e con un pizzico di ironia - sono stati pubblicati su Facebook e su YouTube ma hanno già fatto il giro del web, tanto che pare che qualcuno li abbia davvero inviati a Conte e ad altri esponenti politici.

Le misure di protezione

Nel primo video Laura spiega con chiarezza e un pizzico di ironia cosa succede in un centro estetico nella quotidianità, rivolgendosi direttamente a Conte: "Questa notte io ho capito qual è il problema tra noi estetiste e lei signor Conte. Il problema è che ci reputa ignoranti, ma non ignoranti in senso offensivo;  ignoriamo dei concetti". Esordisce così Laura nel video, per poi fare un breve riferimento alla didattica a distanza per quanto riguarda le scuole professionali rivolte agli estetisti: "Mi chiedo tutte quelle ore di pratica che una scuola professionale deve fare, come le fanno con la didattica a distanza? Comunque non è questo il problema. Oggi sono qua perché vorrei spiegarle - perché probabilmente non lo sa - come funziona la quotidianità in un centro estetico e non la quotidianità da quando lei ci ha fatto chiudere. La quotidianità da sempre". E poi Laura mostra i vari dispositivi di protezione che si utilizzano in un centro estetico: "In un centro estetico ci sono già dei dispositivi di sicurezza che vengono utilizzati quotidianamente per tutto il giorno su tutte le clienti". Laura indossa dei guanti in lattice: "Noi i guanti in lattice li utilizziamo già tutto il giorno". E ancora: "Poi le faccio vedere un altro dispositivo di sicurezza: gli occhiali. Pensi che per l'utilizzo di alcune tecnologie sono già obbligatori; e poi le faccio vedere una cosa che è introvabile e che noi abbiamo in tutti i centri estetici: la mascherina. Noi ce l'abbiamo già perché la utilizziamo costantemente". Laura spiega poi come avviene la sanificazione dell'ambiente: "Lo sanifichiamo tutti i giorni, più volte al giorno, con dispositivi medici: superfici, pavimenti, piani di lavoro vengono disinfettati alla fine di ogni cliente. Sterilizziamo anche il bucato! E quando togliamo i guanti cosa facciamo? Ci laviamo le mani con un detergente disinfettante! Questa è la nostra quotidianità". Laura spiega anche la sanificazione degli attrezzi da lavoro: "Li sterilizziamo con autoclave e quello che non possiamo sterilizzare è usa e getta".

Le attività

Laura poi precisa: "Questa pandemia non l'abbiamo scatenata noi, perché noi non facciamo dei festini dentro nelle cabine. Nelle cabine c'è la cliente e l'operatrice, non ci sono aggregazioni di gente. Non è come uno stadio, un concerto oppure un posto affollato, il rapporto è 1:1, con tutti i dispositivi di sicurezza. Quindi mi dice qual è la differenza tra noi e gli altri negozi che apriranno nei prossimi giorni? Nessuna". Laura continua sottolineando che i centri estetici si occupano di cura della persona: "Tenga presente anche che non deve considerare il centro estetico come un posto dove la gente si va a far bella. I posti  dove vanno i vip non è la realtà dei centri estetici. Vengono anche persone che hanno veramente bisogno. Se non si taglia correttamente un'unghia si rischia che l'unghia si incarnisca e sa che cosa dobbiamo fare dopo? Andare in ospedale dove la strappano; sa che una ceretta fatta male con il pelo spezzato può incarnirsi e creare una ciste? Sa che ci sono donne con problemi di circolazione che se non fanno massaggi linfodrenanti le loro gambe diventano così dure e dolorose da non riuscire neanche a camminare? Ma lei le sa signor Conte tutte queste cose? Io oggi le ho fatto capire un po' come funziona l'ambiente estetico".

"Disinfettiamo per la sicurezza di tutti"

"Però voglio dirle un segreto. Sa perché noi usiamo tutta questa sicurezza? Per puro egoismo. Nel mio centro estetico siamo tre estetiste, che sono tre donne, che sono tre mamme. Alla fine del turno, quando andiamo a casa, abbracciamo i nostri figli e li baciamo. Se noi non abbiamo lavorato in un ambiente sicuro tutto quello che è dannoso lo portiamo ai nostri figli. Noi disinfettiamo per puro egoismo, per noi stessi, per i nostri figli e per le nostre clienti". Infine, la domanda diretta a Conte: "Sono sicura che ha capito adesso; quindi direi che apriamo il 4 maggio giusto?". E chiude in modo ironico: "Magari se mi dà conferme, le lascio una mail. Mi manda una mail per conferma poi io la giro a tutte le mie colleghe?".

Il nuovo video

Il secondo video di Laura, riguarda la sospensione da parte del TAR dell'ordinanza di Regione  Lombardia nella parte in cui permetteva la consegna a domicilio da parte degli operatori commerciali al dettaglio per le categorie merceologiche. E' stato presentato il ricorso e il TAR si riunirà per decidere sulla questione il prossimo 13 maggio. Laura si rivolge sempre a Conte: "Buongiorno, mi rivolgo sempre al Presidente del Consiglio. Non pensavo di dover fare un altro video, ma ho ricevuto una mail dalla mia commercialista". Dopo aver letto il testo della mail che spiega la vicenda, Laura spiega: "Vuol dire che non possiamo neanche più fare la consegna a domicilio, cioè le nostre clienti che hanno fatto i trattamenti da noi, che usano i nostri prodotti, non possono riceverli da noi". E ancora: "Fateci aprire almeno per la vendita al dettaglio. Possibile che tutto quello che è il nostro mondo non va bene? Io non ci credo. E un'altra cosa. Questo lo hanno fatto notare delle colleghe quindi non è farina del mio sacco. C'è una parte dei nostri colleghi che si prendono cura della persona - parrucchieri, estetiste, truccatori - che attualmente stanno lavorando. Sapete dove lavorano? Negli studi televisivi. E lì il metro di distanza? Se ci dite come fanno loro, lo facciamo anche noi".  E infine Laura si rivolge sempre al Presidente del Consiglio: "Aspetto sempre la sua mail".

Il commento

Abbiamo contatto Laura al telefono che ci spiega: "Io penso che le persone che stanno supportando Conte non sappiano realmente come si lavora in Italia nei vari settori, semplicemente perché non l'hanno mai fatto. Io penso che sia giusto che la gente sappia come si lavora in un centro estetico e che abbia la consapevolezza di osservare e di uscire se un centro estetico non osserva determinate regole per l'igiene e la protezione. Noi abbiamo tutti i dispositivi di sicurezza e abbiamo studiato per occuparci della cura delle persone. Perché non possiamo aprire il 18 maggio almeno come tutti i negozi? Perché è stata revocata la concessione di Regione Lombardia per almeno poter consegnare i nostri prodotti a domicilio? ".

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Sara Riboldi

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