Casorezzo - Il don: "Fatichiamo a pagare le spese"
L'appello

informatore

Casorezzo - "Aiuto". Apre così l'informatore parrocchiale dei mesi di luglio e agosto di Casorezzo. L'appello è di Don Eugenio e del Consiglio Pastorale e degli Affari Economici, che chiedono un contributo straordinario per la parrocchia. La questione è un po' la stessa di molte altre parrocchie: con il lockdown molte attività sono state sospese ma le spese restano, anche per le parrocchia.

La situazione

Si legge sul numero dell'informatore parrocchiale: "Le conseguenze del lockdown hanno colpito economicamente anche la Parrocchia. Da quando sono state sospese le Messe e la celebrazione degli altri sacramenti, non ci sono più state le offerte ordinarie sulle quali si sostiene la vita della comunità ecclesiale. Inoltre non si è potuta fare la pesca di beneficenza, la lotteria e non sono state raccolte le buste in occasione della festa patronale. Sono mancate le iscrizioni all'oratorio estivo e alla settimana in montagna, etc. Abbiamo provato a fare le somme di alcune entrate e uscite dal 23 febbraio a fine maggio 2020 paragonandole a quelle dello scorso anno nello stesso periodo. Per farvi un’idea ve le proponiamo".

Diecimila euro in meno rispetto all'anno scorso tra febbraio e maggio

L'elenco delle spese è lungo e l'incasso dalle offerte derivanti dalle Messe dalla fine febbraio alla fine di maggio è stato pari a ben 10.038 euro in meno rispetto al medesimo periodo dell'anno scorso. Nel dettaglio: quest'anno le offerte delle messe festive e feriali sono pari a 1.690 euro, rispetto a 11.728 euro dell’anno scorso; gas, acqua e luce sono costati in questi mesi 11.496 euro. "Le riserve si sono esaurite - si legge - e ora fatichiamo a pagare le spese ordinarie. Speriamo che sia accolta la domanda di rinvio a settembre della tassa IMU di €. 4.233. C’è poi una fattura scaduta il 30 maggio di €. 8.300 della cooperativa Stripes da saldare. Ce la faremo con la rata di affitto della BPM di luglio".

Fido di 630mila euro per il nuovo oratorio

Si parla anche del nuovo oratorio: "Per quanto riguarda il nuovo oratorio abbiamo mantenuto il programma di installare le tende assolutamente necessarie e segnato le righe della pallavolo (con i 'mattoni' già raccolti). Ora rimane ancora per 10 mesi il Fido di €. 630.000 che poi dovrà tramutarsi in mutuo con rate che mettono in dubbio la capacità della parrocchia di sostenerlo".

Problemi alla scuola parrocchiale dell’infanzia

Anche la scuola parrocchiale ha i suoi problemi: "La Scuola parrocchiale dell’infanzia da tempo non è più in grado di autosostenersi col pareggio di bilancio e non può più contare sui 'tamponamenti' della parrocchia". Nel tempo la Parrocchia ha contribuito alla scuola con 15mila euro a febbraio 2019, 6mila euro a maggio 2019, 10mila euro a gennaio 2020 e 2mila euro a marzo 2020. La situazione non è rosea per il futuro: "Le previsioni di iscrizioni future, dato il calo di natalità, ci costringono a studiare nuove modalità per proseguire".

L'appello

Infine l'appello: "Ecco il perché della richiesta straordinaria di aiuto con la busta che trovate nell’informatore e in fondo alla chiesa: contiamo sulla generosità di tutti, ringraziando già in anticipo e ringraziando i tanti volontari che sono il sangue vitale della comunità. Non siamo stati mai così espliciti nel chiedere soldi, ma le difficoltà, accentuate anche dalla pandemia, ci hanno spinto a questo appello".

Alcuni commenti

Fra le persone qualcuno sembra favorevole e qualcuno contrario. Commenta una giovane donna: "La situazione è difficile per tutti. Vedere la Chiesa che però chiede aiuto ai cittadini è secondo me di cattivo gusto. Da tempo si critica il parroco della vicina Vanzaghello. Adesso segue l'esempio anche qualche altro parroco". Più comprensiva una studentessa universitaria: "Il Covid ha colpito proprio tutti, è normale che anche la Chiesa cerchi aiuto in chi può darglielo. È un atto d’amore verso la propria comunità parrocchiale fare qualche sacrificio per permettere alla parrocchia di sopravvivere".


Sara Riboldi

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