L'appello dalle attività di Busto Garolfo:
"Stop a parrucchieri ed estetiste a domicilio"

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BUSTO GAROLFO - Parrucchieri ed estetisti a domicilio? Avevamo già parlato di questo fenomeno nei giorni scorsi, dopo una segnalazione arrivata dai parrucchieri, dalle parrucchiere e dalle estetiste che hanno delle attività a Busto Garolfo, attraverso la portavoce del gruppo, Sara Motta. Ora l'appello di parrucchieri, parrucchiere, estetiste di Busto Garolfo è rivolto direttamente alla clientela.

Le sanzioni

Già in condizioni abituali svolgere attività di estetista e parrucchiere a domicilio non è consentito, se non nei casi previsti dall’articolo 6 del regolamento di Regione Lombardia 6/2011. Con l'emergenza del CODIV19, però, si aggiungono anche le normative emesse dal Governo, che implicano - fra le altre - il divieto assoluto degli spostamenti se non per casi di lavoro, salute e di necessità e lo stop a molte attività fra le quali appunto quelle di parrucchieri ed estetiste. Le normative saranno in vigore almeno fino al 13 aprile e il mancato rispetto prevede sanzioni. Per chi viola le misure di contenimento dell'epidemia sono previste sanzioni amministrative che vanno da 400 euro ai 4.000 euro, a seconda dei casi. In caso di violazione delle misure di contenimento previste per pubblici esercizi, attività sportive, ludiche o di intrattenimento, attività di impresa o professionali e commerciali, può essere imposta la immediata sospensione dell'attività fino a 30 giorni. In caso di reiterazione le sanzioni pecuniarie sono raddoppiate. Se la violazione costituisce anche reato, per esempio le dichiarazioni false agli organi preposti per il controllo, comporta immediata denuncia. Insomma, per dire che praticare l'attività a domicilio di estetista o parrucchiere porta alla violazione delle norme di contenimento dell'epidemia.

Il fatto

Come già segnalato nei giorni scorsi, pare che a Busto Garolfo ci siano alcuni che praticano la loro attività a domicilio. Questa è la segnalazione dei parrucchieri, dalle parrucchiere e dalle estetiste che hanno delle attività a Busto Garolfo, attraverso la portavoce Sara Motta, che aveva reso nota la cosa direttamente sui social: "Vogliamo informare la sindaca Susanna Biondi di questo sciacallaggio irresponsabile e rischioso per la salute e l’incolumità della comunità", aveva detto a nome dei colleghi. Lo stesso sindaco, Susanna Biondi, aveva invitato a esporre denuncia alle autorità competenti.

L'appello ai clienti

Ora, parrucchieri, parrucchiere ed estetiste fanno di nuovo sentire la loro voce. Sui social Sara pubblica un'immagine che riporta una scritta netta: "BASTA! Il CODIV19 non ha gambe, si sposta con le vostre! Parrucchieri ed estetiste irregolari, se non vi fermate lo faranno i corpi predisposti". Poi lancia un appello alla clientela, a nome delle attività di parrucchiere ed estetiste di Busto Garolfo: "Care/i clienti di qualsiasi istituto di bellezza, lo sappiamo che volete sistemarvi, tagliare i capelli, rimettere lo smalto semipermanente, fare la ceretta, riprendere la vostra crescita; e noi non vediamo l’ora di rientrare nei nostri negozi, per coccolarvi, abbracciarvi e soprattutto rivedervi. Vogliamo anche noi tornare alle nostre attività quotidiane, ma purtroppo noi ci siamo fermati mettendo veramente i nostri attrezzi da parte per lottare insieme a voi, per far sì che tutto torni alla normalità". Una normalità che può essere ripresa solo se davvero tutti ci impegniamo al massimo, anche rinunciando temporaneamente a quelle piccoli abitudini che ci aiutavano a stare bene. Continua Sara: "Vi è stato chiesto un grande sacrificio e noi lo stiamo facendo insieme a voi. E' per questo che vi chiediamo di rispettare le regole. STOP A PARRUCCHIERI ED ESTETISTE A DOMICILIO, non solo illegalmente ma anche con il rischio di trasmettere il virus. La leggerezza dei vostri gesti fa si che continueremo a slittare i tempi per riprendere la nostra e la vostra vita normalmente". Un appello che non può rimanere inascoltato. La salute è fondamentale e se le persone si rivolgono a estetisti e parrucchieri per farli venire a casa, c'è oggettivamente il rischio di contagio. E' necessario che tutti capiscano l'importanza delle loro azioni, in questo momento più che mai.


Sara Riboldi

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