Buscate - Dopo il lockdown, le attività produttive devono affrontare ovvie difficoltà economiche. I mancati introiti degli ultimi mesi si abbinano ai costi - necessari - da sostenere per la messa in sicurezza di clienti e dipendenti. Anche la politica locale di Buscate affronta la questione delle sue attività. Da una parte, l'Amministrazione ha disposto la proroga dell'acconto IMU per i contribuenti (non solo attività produttive) che certifichino di aver avuto difficoltà economiche causate dall'emergenza; dall'altra, Franca Colombo (Insieme per Buscate, il bene di tutti) e Valeriano Ottolini (Obiettivo comune) chiedono che la proroga scatti in automatico per le attività produttive senza dover dimostrare di aver avuto danni economici.
Franca Colombo (Insieme per Buscate, il bene di tutti) e Valeriano Ottolini (Obiettivo comune) lanciano una proposta all'Amministrazione per quanto riguarda le tasse: prorogare automaticamente l'IMU verso negozi, attività produttive e uffici, senza dimostrare di aver avuto danni economici a causa dell'emergenza. Scrivono i due capigruppo della minoranza: "Da comunicazione pubblicata in data 4 giugno si evince la volontà dell'Amministrazione di non prorogare la scadenza del 16 giugno. In detta comunicazione si indica la possibilità di prorogare la scadenza a settembre solo per comprovati problemi economici causati dal COVID19. L'imposta IMU riguarda le prime case di lusso, seconde case, terreni, uffici, negozi e attività produttive. Il lockdown disposto dal Governo a causa dell'emergenza COVID-19 ha indistintamente colpito tutte le attività produttive, i negozi e i professionisti, obbligati alla chiusura o privi di clienti/fornitori. Oltre al mancato introito i nostri negozi, le nostre attività produttive e gli uffici stanno sostenendo un ingente aumento dei costi al fine di porre in sicurezza i propri clienti e dipendenti (mascherine, igienizzante, sanificazioni, igienizzazioni, guanti etc etc). Lo snellimento delle procedure burocratiche è da sempre uno degli obiettivi principe della politica locale e nazionale". La richiesta rappresenta dunque un tentativo di supportare ancora di più le attività: "Deliberare la proroga automatica verso negozi, attività produttive e uffici senza obbligarle a dimostrare, entro la fine di ottobre, di aver avuto danni economici".
Insomma, le minoranze tengono in considerazione il fatto che le attività produttive hanno tutte avuto ovvie difficoltà economiche legate al blocco, problemi che continuano a causa dei costi - necessari - per la sicurezza di clienti e dipendenti. Commenta Valeriano Ottolini: "Possiamo comprendere la posizione dell'Amministrazione sulle seconde case, considerando che alcuni cittadini hanno avuto problemi economici mentre altri godono di stipendi fissi, quindi ci sono delle effettive disuguaglianze. Ma riteniamo che un discorso diverso vada fatto per le attività economiche, le quali escono da un lungo periodo di chiusura e ora stanno sostenendo alti costi per poter rimanere aperti. Ci auguriamo che entro il 16 giugno l'Amministrazione riveda la sua posizione andando incontro a professionisti, commercianti e imprenditori".
La risposta dell'Amministrazione guidata da Fabio Merlotti parte con delle premesse: "Con l'approvazione della Legge n.160/2019 (Legge di Stabilità per l'anno 2020) dal 1° gennaio è entrata in vigore la nuova Imposta Municipale Propria - IMU, la quale assorbe la TASI che risulta pertanto abolita a partire dal 2020. Il cd 'Decreto rilancio' ha introdotto la cancellazione della prima rata dell'Imu 2020 per le sole strutture ricettiva e non ha previsto la cancellazione/proroga della prima rata per gli altri contribuenti, siano essi persone fisiche o giuridiche. Una possibile proroga della scadenza 2020 del 16 giugno è stata demandata ai Comuni, che possono decidere per la proroga del pagamento, sia per persone fisiche che giuridiche, per ragioni legate all'emergenza Coronavirus, previa delibera per il differimento dei termini. I Comuni, possono decidere di differire il pagamento delle imposta, nei limiti dell'autonomia regolamentare ad essi attribuita. Dopo le richieste da parte di diversi settori della società, anche l'Associazione dei Comuni Italiani (Anci) ha dato il via libera alle amministrazioni locali per il rinvio dell'acconto IMU 2020 previsto per il 16 giugno. La fondazione Ifel (Istituto per la Finanza e l'Economia Locale) dell'Anci ha predisposto uno schema di delibera che permette di intervenire sui termini di pagamento dell'IMU, corredata dai riferimenti normativi applicabili a questo tema. Lo schema di delibera prevede una proroga della scadenza dell'acconto IMU 2020, limitata a quei contribuenti che si trovano in una situazione di difficoltà economica a causa dell'emergenza Covid-19. Il provvedimento dell'Ifel coadiuva nella predisposizione del rinvio del pagamento IMU 2020 non generalizzato, ma limitato a quei soggetti che hanno effettivamente registrato difficoltà economiche, da attestare mediante presentazione di specifica comunicazione da presentare a pena di decadenza entro una determinata data. Chi effettua il versamento dell'IMU 2020 entro tale data non incorre in sanzioni e interessi per il mancato pagamento della prima rata IMU 2020".
Dopo queste premesse puramente tecniche, l'Amministrazione spiega le sue scelte: "Il Comune di Buscate ha deliberato in Giunta che tutti i contribuenti, quindi non limitatamente a negozi, uffici e attività produttive, che hanno registrato difficoltà economiche a causa dell'emergenza da COVID-19 possono versare l'acconto IMU 2020 entro il 30 settembre 2020, senza sanzioni e interessi. La situazione andrà attestata entro il 31 ottobre 2020, a pena di decadenza dal beneficio, sull'apposito modello predisposto dal Comune. Il Modulo è molto semplice e comporta una mera 'comunicazione' agli uffici comunali della volontà di essersi avvalso della possibilità di versare la prima rata dell’IMU entro il 30 settembre 2020 in quanto a causa della pandemia COVID-19 ha registrato difficoltà economiche. E’ un'autocertificazione e nessun giustificativo deve essere allegato a dimostrazione dello status dichiarato". Insomma, proroga sì ma dietro autocertificazione. "La scadenza per il versamento della rata a saldo dell'imposta dovuta per l'intero anno è il 16 dicembre 2020. Il conguaglio andrà calcolato in base alle aliquote che saranno approvate dal Comune entro il 31 luglio e pubblicate sul sito internet del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia e delle Finanze, entro il 28 ottobre".
Sara Riboldi
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