Buscate - TARI, confronto tra maggioranza e opposizione, tra dati, situazione attuale e proposte per ridurre la tassa raccolta e smaltimento rifiuti. Se la maggioranza punta fra le altre cose a una migliore gestione dell’ecocentro, la minoranza punta, oltre ad altri elementi, sul controllo delle categorie merceologiche.
La discussione sulla TARI inizia con un articolo pubblicato sull’informatore di ‘Obiettivo comune’ e ‘insieme per Buscate, il bene di tutti’ in cui si riportano una serie di dati su Buscate, confrontati in particolare con la media regionale lombarda della tassa. Nel volantino si dice che la media di regione Lombardia è pari a circa “200, 250 euro per famiglia”. Si scrive poi che a Buscate: “La quota corrispondente è superiore di ben 73 euro rispetto al dato medio di Regione Lombardia”. E ancora: “Consideriamo sempre a Buscate altre tipologie di nucleo familiari e vediamo come è aumentata la TARI rispetto al dato fisso di 100mq di casa di abitazione. Le famiglie monocomponenti subiscono un aumento sproporzionato e raggiungono la vetta del 32 per cento di aumento dal 2015 al 2020. Il punto è, perché a Buscate la tari è aumentata così tanto?”.
Ma le domande sono anche altre. Cosa si intende fare per ridurre la tassa? Le intenzioni future di Franca Colombo e Valeriano Ottolini sono già delineate: “Dopo anni in cui la TARI è stata completamente lasciata a se stessa, senza preoccuparsi di come questa andasse pesantemente ad influire sui cittadini, lavoreremo sul PEF insieme all’Azienda che gestisce il servizio rifiuti per rivedere le stime attuali così da potere arrivare ad una riduzione del piano tariffario. Agiremo sul controllo delle categorie merceologiche, così da evitare quanto è successo con la sparizione del supermercato nel PEF ( piano economico finanziario, ndr) 2018, dove praticamente tutti i buscatesi hanno pagato qualche euro in più per una categoria merceologica dimenticata. Opereremo le riduzioni/esenzioni dovute all’emergenza Covid19, che non sono state messe in pratica dall’attuale Amministrazione, e dovremmo riuscire a farlo con l’ultimo assestamento di bilancio entro il 30 novembre 2021”.
A replicare e a lanciare le sue proposte è il sindaco, Fabio Merlotti: “Quella della TARI è una questione di una certa complessità e serve essere chiari. Non si tratta di una ‘gabella’ che il Comune stabilisce a sua discrezione: i costi della tari non sono ‘concepiti’ dal comune ma vengono da un piano finanziario ben specifico del gestore, fatto in base a regole ben definite, sui cui per legge il comune non ha facoltà di intervento. Quello dei ‘metri quadri e numero di componenti del nucleo familiare’ è il criterio in base al quale si spalma sui cittadini un montante di costi fatto di tante voci, per esempio (elenco non esaustivo): spazzamento strade (quante volte? Quanti kilometri?); Ritiro porta a porta (Quante volte? Alcuni comuni, per esempio, non ritirano le varie frazioni con la nostra stessa frequenza); Ecocentro: la gestione della piattaforma e le persone che la gestiscono, etc; la distribuzione dei sacchetti / bidoni; la quantità di rifiuti prodotta; servizio di pulizia e svuotamento cestini rifiuti / pile esauste. Vi sono inoltre altri fattori che incidono: distribuzione dei costi totali tra utenze domestiche e non domestiche; costi fissi del gestore etc. Alcuni costi, poi, risultano in un costo pro capite più alto se il numero di abitanti è piccolo. Facciamo un esempio: se Buscate, con meno di 5000 abitanti, ha un ecocentro uguale come costi e servizio a quello di un comune con una volta e mezza il numero di abitanti di Buscate, chiaramente il costo per abitante sarà più alto per Buscate. Come se non bastasse, anche la TARI è da poco soggetta all’autorità ARERA che ha un po’ cambiato le regole del gioco, cosa che sta facendo cambiare le cose per molti comuni. Buscate sta lavorando alla riduzione dei costi e l’anno scorso siamo già riusciti a ottenere una diminuzione del totale dei costi, notata e apprezzata dalle minoranze”. E nel concreto cosa si farà? “Quest’anno siamo fiduciosi di poter, nonostante le variazioni introdotte da ARERA, ottenere dei miglioramenti: ci stiamo concentrando soprattutto sulla gestione dell’ecocentro perché, senza voler ridurre i servizi, crediamo di poter avere una diminuzione della produzione totale dei rifiuti controllando meglio l’ecocentro. A breve la sbarra sarà sempre online, con timbrature immediatamente visibili presso l’ufficio tecnico e la Polizia locale. Gli accessi con furgoni saranno autorizzati con il software di gestione per il tempo strettamente sufficiente e sarà rilasciato il relativo codice a barre. Aumenteranno i controlli. Inoltre, già previsto nel nuovo lotto di videosorveglianza che ha avuto finanziamento ministeriale di 200mila euro, è previsto che l’ecocentro sia videosorvegliato, per prevenire fenomeni di conferimento non corretti. Stiamo già lavorando, inoltre, sull’introduzione di riduzioni per le quali rivedremo il regolamento (Per esempio per le famiglie con diversamente abili nel nucleo familiare), mentre sono previsti rimborsi alle attività che hanno avuto chiusure Covid. A valle di quanto scritto, credo si evinca come la propagandata diminuzione della TARI sbandierata dalle minoranze sia facile demagogia, cui noi rispondiamo con il lavoro serio”.
Sara Riboldi
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