Buscate - Abbandonano rifiuti per strada, sanzionati. Sono ben quattro, ognuna da 814 euro, le sanzioni applicate dalla Polizia locale per rifiuti abbandonati, tutti sulla Strada per Malvaglio, per un totale pari a 3.256 euro. Grazie alle foto trappole è stato possibile identificare i responsabili.
Il primo fatto è avvenuto il 9 ottobre 2019, mentre il verbale di accertamento è datato 22 ottobre 2019. Le immagini hanno mostrato l'abbandono di scatole che contenevano rifiuti indifferenziati. Dopo la notifica del verbale, la Polizia locale ha preso atto che il trasgressore non ha provveduto al recupero e allo smaltimento dei rifiuti abbandonati. Fatto analogo in una data precedente, il 14 luglio 2019. Anche qui le immagini della foto trappola si sono rivelate fondamentali: in questo caso sono stati abbandonati due sacchi di plastica di rifiuti indifferenziati. Così come nel caso precedente, anche in questo i rifiuti abbandonati non sono stati recuperati e smaltiti dal trasgressore. Terzo caso. Il 27 aprile 2019 sono stati abbandonati laminati in legno. Anche stavolta non si è provveduto allo smaltimento. Ultimo caso, il 16 aprile 2019. Anche qui sono stati abbandonati laminati in legno. Come detto, il totale delle sanzioni, valutate anche in gravità della violazione, è pari a 814 euro l'una. Ed è scattata l'ordinanza di ingiunzione di pagamento.
Sanzioni più che giuste, poiché il rispetto per l'ambiente e per le altre persone passa anche per una corretta gestione dei rifiuti. Commentano alcuni cittadini: "Hanno fatto benissimo a multarli. Anzi, dovrebbero chiedere molti più soldi perché oltre a inquinare l’ambiente degradano il nostro paese ed è un lavoro aggiuntivo agli operatori della raccolta differenziata o agli impiegati comunali". E ancora: "Così la prossima volta ci pensano non una, non due ma dieci volte prima di buttare rifiuti in giro per il paese". Qualcuno suggerisce un'idea: "Oltre la multa, queste persone dovrebbero anche essere costretti a ripulire la zona ed effettuare un corso di educazione civica, magari dietro l'obbligo di effettuare qualche ora di lavori socialmente utili".
Sara Riboldi
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