Buscate - Volontari al lavoro nei giorni scorsi per raccogliere rifiuti di ogni tipo nell’area che va dal ponte di via Manzoni fino al Vigneto. Riempiti due cassoni del mezzo del Comune. Cittadini in campo, dunque, per tenere pulite le le zone verdi di Buscate. Un volontario racconta l’esperienza. Non sono, tuttavia, mancate le polemiche in merito al tema degli scarichi abusivi di rifiuti, con un battibecco tra il primo cittadino e il consigliere di minoranza, Valeriano Ottolini.
Bidoni, bombole del gas, materiali edili, sacchi e oggetti di varia natura. Il ‘bottino’ raccolto dai cittadini volontari che hanno scelto di scendere in campo per tenere le zone verdi di Buscate pulite è tristemente ricco. Il problema dei rifiuti abbandonati e scaricati abusivamente nelle zone boschive dei paesi è purtroppo un problema comune. Ma se i cittadini decidono di mettersi in gioco allora la musica può cambiare. E se ci sono persone che abbandonano i rifiuti senza tenere conto del danno comune, tante altre si tirano su le maniche per il bene del paese e della comunità. I cittadini di Buscate ne sono un esempio. Racconta un volontario, Luigi Ramponi: “L'iniziativa è partita in modo spontaneo da un gruppo di cittadini di Buscate che hanno deciso di attivarsi concretamente per tenere pulite le aree verdi del paese. Sui social ci sono continue denunce di rifiuti abbandonati, ma di solito ci si limita a postare le foto attendendo che qualcun altro si faccia carico della rimozione. Riteniamo invece che sia giusto dedicare un po' del nostro tempo a un'attività di impegno civile che giova a tutti, sull'esempio di altre iniziative simili presenti in paesi vicini, come Vanzaghello o Lonate Pozzolo. Per alcuni anni si sono organizzate a Buscate le giornate del Verde Pulito e di Puliamo il Mondo che sono stati più che altro eventi dal valore mediatico ma poco efficaci, considerando che erano in tutto due mezze giornate all'anno e in ogni caso non sono più state organizzate dal 2017. Un altro tentativo simile era partito nell'autunno del 2019 con il gruppo ‘Puliamo Buscate’ promosso dall'amministrazione comunale, ma dopo un'uscita molto ben riuscita al Parco Pratone si è arenato, in parte a causa della pandemia e in parte a causa del disinteresse di alcuni dei promotori”. Che fare allora? Semplice: si scende in campo in modo costante, ogni volta su un’area diversa. Spiega Ramponi: “Pensiamo che sia più efficace organizzare uscite più frequenti (almeno mensili o anche meno se possibile) concentrate su aree limitate a rotazione. Contemporaneamente al nostro è partito anche il progetto comunale, che prevede la valorizzazione di alcuni percorsi ciclopedonali turistici sul territorio del paese che per essere fruibili devono necessariamente essere tenuti puliti. Abbiamo così deciso di condividere gli sforzi unendo le due iniziative”. Specifica Ramponi: “Sottolineo che il gruppo è espressione di un interesse ‘dal basso' e non è collegato all'attuale amministrazione né a quelle future, con le quali comunque collaboreremo sempre nell'interesse del paese. Abbiamo aperto una pagina Facebook per tenere informati tutti i cittadini sulle iniziative e documentarne i risultati. La prossima uscita sarà il 5 giugno e si concentrerà nella pulizia dell'alzaia del Villoresi e delle zone adiacenti”.
Una bella iniziativa, che – se portata avanti – renderà Buscate un posto migliore. Sull’iniziativa commenta anche il sindaco, Fabio Merlotti: “Da tempo avvertivamo esigenza di ‘trasformare’ le giornate tipo ‘Puliamo il mondo’ da eventi spot, importantissimi per richiamare l’attenzione ma che finivano così come erano cominciati, in iniziative differenti, che avessero una costanza nel tempo e aggregassero persone interessate all’ecologia e alla salvaguardia del nostro patrimonio territoriale. Avvertivamo da tempo una sensibilità forte in merito ma Covid, remore ‘burocratiche’ (assicurazione, ‘forme’ associative, etc.), alcune idee ‘ambiziose’ di organizzazione, hanno rallentato la corsa. Per fortuna, dall’impulso di alcuni cittadini che, in modo indipendente, desideravano attivarsi in tal senso, è nata questa iniziativa che l’Amministrazione ha deciso senza indugio di supportare. Ne è nato grande entusiasmo, crediamo si stia facendo qualcosa di molto bello che sarà volano di altre iniziative. La filosofia di un passo alla volta sta pagando e si è già creato un bel gruppo di una trentina di persone che sta ulteriormente crescendo”.
Le polemiche sui rifiuti scaricati in modo abusivo però non sono mancate e neppure un battibecco tra il sindaco - Fabio Merlotti – e il consigliere di minoranza, Valeriano Ottolini. Tutto inizia con una frase di Ottolini: “basta una camminata prima delle elezioni per lavarsi l’anima”. Frase che ha acceso gli animi. Ottolini, contattato, spiega: “Sono 5 anni che chiediamo di organizzare queste giornate; avevo anche presentato un emendamento al bilancio (che mi hanno bocciato) per farle, anche perché erano finanziati da Legambiente. Vedere che la organizzano solo a quattro mesi delle elezioni mi pone dubbi sulla buona fede dell'amministrazione su questo tema. Discorso analogo alle piante poste vicino al Pratone, richieste da noi nel 2019 e bocciate dall'amministrazione, per poi vederle comunque poste, ma solo a pochi mesi dalle elezioni”. La frase pubblicata sui social ha ovviamente acceso gli anime la questione si è spostata dal piano ambientale al piano delle elezioni. Alla richiesta di qualcuno sul perché Ottolini non ci avesse pensato, il consigliere ribatte: “sicuramente se questo weekend non fossi stato impegnato a lavorare e a fare volontariato all’ hub vaccinale di Milano, sarei anche andato a dare una mano, come nei mesi scorsi ero andato ad aiutare a portare via i banchi da scuola; non mi sono mai tirato indietro, se posso. A ogni modo sono 5 anni che in consiglio comunale chiedevo di ricreare la giornata del verde pulito e puliamo il mondo (che ho sempre organizzato quando ‘toccava’ a me), giornate che venivano finanziate da Legambiente”. Insomma, tra persone che sottolineano che le iniziative si farebbero in generale sotto elezioni e chi invece evidenzia che le cose si fanno con calma, la discussione si è fatta decisamente infuocata.
Commenta sui social il sindaco Fabio Merlotti: “Il fenomeno affligge tutti i paesi; siamo sicuramente tra quelli che l’hanno combattuto con più tenacia e, soprattutto, con un piano di interventi tra loro complementari. Abbiamo introdotto l'utilizzo delle fototrappole e nel 2019 abbiamo fatto oltre 20 accertamenti di infrazioni (nel 2020 il Covid ha rallentato l'attività, ma anche gli scarichi per fortuna!). Inoltre rovistiamo nei cumuli di rifiuti e facciamo indagini, non più tardi di qualche mese fa 600 euro di multa a una persona cui siamo risaliti dal materiale lasciato. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando al potenziamento della videosorveglianza (avendo ‘portato a casa’ circa 290'000€ di finanziamenti): i varchi in via del Presidio e davanti alla Crespi, di fronte a via per Malvaglio, servono praticamente solo per questo. Ci siamo aggiudicati finanziamento per varco autoalimentato su via per Cuggiono e nel frattempo, parlando con gli aventi diritto al passaggio, abbiamo chiuso con una sbarra impedendo fisicamente l'accesso, quindi tutta l'area è presidiata. Avendo messo i sistemi di controllo, possiamo adesso procedere alla pulizia delle aree, sia di via per Malvaglio, sia di area cava, cosa che faremo presto. Per la pulizia di cui sopra, abbiamo lavorato con gli enti superiori per capire come sbloccare avanzi di amministrazione vincolati, acquisendo gli opportuni pareri. Ciò consentirà la pulizia, molto onerosa, senza carico sul bilancio e sulle tasse dei cittadini. Infine il sindaco non le manda a dire verso Ottolini, ex assessore alla sicurezza: "Mi stupisco che Valeriano Ottolini, che ha fatto 5 anni di assessorato alla sicurezza e al territorio nella precedente amministrazione e che non ha fatto nulla da questo punto di vista, e che in questi 5 anni di minoranza si è limitato alle critiche, spesso su temi unicamente formali, si permetta di criticare...”.
Al primo cittadino replica Ottolini: “Premettendo che non gliene faccio una colpa se non è al corrente di quello che fu fatto quando lei era vicesindaco, […] probabilmente se almeno uno tra l'ingegnere, l'architetto, il geometra, l'agente ed il comandante che collaboravano con me fossero rimasti a Buscate, avrebbe avuto modo di avere maggiori ragguagli ora. Al massimo posso incolparmi di non aver dato risalto quando alle 6 del mattino (copiando l'iniziativa di Inveruno) seguivamo i mezzi della nettezza urbana costatando che buona parte dei rifiuti che finivano nelle aiuole cadevano proprio da lì (per fare un esempio). A ogni modo in questi anni, nonostante siate voi in amministrazione, non mi sono mai tirato indietro quando c'era da ‘muovere le mani’ per Buscate, ma probabilmente l'opinione personale cambia in base all'occasione. Delle iniziative messe in atto ho sempre ritenuto positiva la posa delle fototrappole, ma lei sicuramente ricorda la commissione in cui si era discusso di esse, dove (nel 2018) si stava delineando la normativa per il loro posizionamento. Non a caso le fototrappole nei comuni sono ‘proliferate’ in questi anni, quando sono state normate; le prometto che mi specializzerò in ‘preveggenza normativa’. Le auguro ancora buona giornata”. Un vero e proprio duello a colpi di parole tra i due esponenti politici. Ora però sarà interessante vedere cosa succederà durante la campagna elettorale.
Sara Riboldi
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