Buscate - Dopo la manifestazione dei giorni scorsi del Comitato spontaneo no Accam - alla quale hanno partecipato anche il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, il sindaco di Canegrate, Roberto Colombo e il sindaco di Rescaldina, Gilles Ielo – i Verdi della zona Castanese hanno divulgato la loro opinione nei confronti del sindaco di Buscate, Fabio Merlotti, che non ha partecipato alla manifestazione, pur votando contro la sopravvivenza di Accam. Non è mancata la replica del primo cittadino di Buscate.
Il volantino reso pubblico attraverso i social da Europa Verde - Verdi Castanese è netto: “Domenica 28 marzo 2021 il fronte favorevole alla chiusura dell’inceneritore Accam ha manifestato per ribadire la richiesta di smantellamento dell’impianto. Il consigliere comunale di Legnano Brumana ha anche presentato un esposto per appurare eventuali reati a carico del cda, per richiedere un’indagine epidemiologica per avviare la conseguente bonifica dell’area”. I Verdi poi fanno le loro considerazioni in merito alla scelta del sindaco di Buscate: “Il sindaco di Buscate, pur avendo votato contro la sopravvivenza di Accam, non era presente alla manifestazione, non era insieme ai sindaci che si sono opposti e non ha fatto alcuna dichiarazione a sostegno di Brumana. Riteniamo il voto contrario di Buscate una conversione a metà, perché poi oltre al voto ci devono essere atti conseguenti che al momento non ha espresso. Quindi chiediamo: è favorevole alla chiusura e alla bonifica dell’area? Come mai ha ritenuto di non partecipare alla manifestazione no Accam?”.
La replica del sindaco di Buscate, Fabio Merlotti, parte da una visione generale ed elenca una serie di iniziative portate avanti dall’amministrazione: “L’Amministrazione di Buscate e il sottoscritto hanno un’idea dell’ecologia che non è a compartimenti stagni: l’ecologia deve essere costituire un retroterra culturale che orienta le decisioni, i progetti, le idee. Questo retroterra ci appartiene, come un’analisi spiccia dei progetti, realizzati e in cantiere, dimostra, quindi non si deve parlare di alcun tipo di ‘conversione’. Esempi? Rifacimento a LED dell’illuminazione pubblica con drastica riduzione dei consumi e utilizzo di energia green; guerra agli scarichi abusivi con fototrappole, indagini sui rifiuti, installazione varchi (che significato ha il varco all’imbocco della cava se non quello di controllare una strada oggetto di scarichi abusivi? O le telecamere puntate su via per Malvaglio?); prossima pulizia di tutte le aree oggetto di scarichi abusivi”. E ancora: “Piantumazioni: in fase di completamento i 16'000 mq in area ex TAM; piantate 80 piante autoctone fornite dal parco del Ticino in area Brughé, con coinvolgimento della scuola i cui studenti daranno nome alle piantine e si occuperanno dell’irrigazione, con percorso didattico a corredo; collaborazione con il parco del Ticino per “Forestami”; progetto su cui per ora non do indiscrezioni di turismo boschivo e pulizia boschi; sostegno alla pubblicizzazione della ‘Via Francisca del Lucomagno’; convenzione con Cava Campana per la cessione della proprietà dei mappali esauriti, dopo opportuno ripristino; progetto ‘meno plastica in comune’ in collaborazione con Altroconsumo con donazione di borracce agli studenti e webinar formativi e percorso formativo per famiglie in modo da testare prodotti a minor impatto ambientale; piano di Potature e abbattimenti come non si vedeva da anni; parchetto in fondo a via Carducci nei pressi del Villoresi con posa di essenze e casette per nidificazione uccelli in collaborazione con Consorzio Est Ticino Villoresi”. Insomma, un lungo elenco di interventi, che forse vogliono anche dare un bilancio, prima della fine del mandato, di cosa è stato fatto. Come la prenderanno i gruppi di minoranza? Staremo a vedere.
Poi la risposta in merito alla mancata manifestazione, ritenuta – sembra almeno dalle parole del primo cittadino – un fatto di alto impatto mediatico ma non affine al modo di agire del primo cittadino: “Un’altra delle caratteristiche di questa Amministrazione è la serietà che, tra le altre cose, consiste nel non banalizzare i temi complessi con slogan e/o iniziative ad alto impatto mediatico, riservando loro gli spazi istituzionali corretti e l’approfondimento che meritano. Su ACCAM ci sarebbe da parlare per giorni e giorni, la vicenda è stata lunga e complessa e ha coinvolto tante amministrazioni e tanti professionisti. Il nostro voto contrario è agli atti, e che ci sia qualcuno che pensa di poter dare il bollino verde in base a non so quale credenziale proprio non mi va. Non abbiamo ritenuto che manifestare e ‘sposare’ le tesi di Brumana fosse utile alla causa. Parlare di ecologia seriamente è, secondo me, un’altra cosa, senza nulla togliere alla stima che ho per i colleghi Sindaci che hanno manifestato, probabilmente per sacrosante ragioni, ma anche senza sconfessare e anzi apprezzando la serietà (pur con espressioni di voto differenti da quella di Buscate) di molti dei Sindaci che hanno espresso voto favorevole al piano di risanamento”.
Sara Riboldi
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