Droga, scoperto laboratorio a Buscate

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Buscate - Maxi sequestro di droga, smascherato laboratorio a Buscate dalla Polizia di Stato di Gallarate. Rinvenuta anche una pistola carica e pronta a essere utilizzata.

Il fatto

Duro colpo al traffico di droga messo a segno dalla Polizia di Stato di Gallarate, che nei giorni scorsi ha arrestato una banda di cittadini di origine albanese e sequestrato due capannoni con all’interno più di mille piante di marijuana, 45 kg di sostanza stupefacente e una pistola carica, pronta per essere utilizzata. Siamo a lunedì 21 giugno. Le Forze dell’Ordine vengono a sapere che a Buscate si nascondeva un laboratorio di produzione di sostanze stupefacenti. Gli agenti iniziano immediatamente a osservare il territorio comunale e notano movimenti sospetti attorno a un deposito commerciale. Gli agenti si appostano e notano cinque persone che vanno e vengono dai capannoni.

Il blitz

Poi il blitz. Gli agenti irrompono nell’area e colgono di sorpresa le cinque persone. Sono sequestrate 1.176 piante di marijuana di altezza già superiore al metro, accuratamente impiantate in due ampie serre dotate di un elaborato impianto di illuminazione, irrigazione ed aereazione, idoneo a favorirne la rapida crescita. Fra le due serre, un vero e proprio laboratorio ben equipaggiato di macchinari atti all’essiccazione ed alla lavorazione finale delle piante. Nei locali, già imbustati, sono stati rinvenuti 15 chilogrammi di infiorescenze di marijuana pronte a essere vendute e immesse nel mercato illegale di stupefacenti, oltre ad altri circa 35 chili di fogliame essiccato. Nel laboratorio è anche trovato un piccolo appartamento con tutto l’occorrente: camera da letto con televisione, bagno e cucina, probabilmente dedicato a un custode con l’incarico di sorvegliare la zona. Sequestrata anche una pistola revolver Smith & Wesson, carica con 6 proiettili, risultata rubata anni fa.

Le ipotesi di reato

Il laboratorio, nella zona di via Cavallotti, viene sequestrato e le cinque persone sono state arrestate e portati alla casa circondariale di Busto Arsizio. Le accuse: illecita produzione e detenzione di droga, oltre ai reati di detenzione abusiva di armi e munizionamento e ricettazione.

Il commento del sindaco

Soddisfatto il sindaco, Fabio Merlotti: “Ci complimentiamo con le Forze dell'Ordine per l'operazione ottimamente riuscita. Questi episodi, letti in positivo, sono la dimostrazione che è possibile controllare con efficacia il territorio e serve aver fiducia nelle istituzioni”.


Sara Riboldi

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