Buscate - Elezioni, in vista di una nuova corsa il primo cittadino, Fabio Merlotti, risponde alle nostre domande. Pur non svelando i punti del programma elettorale o della sua squadra, le linee generali sembrano andare in direzione della continuità.
Per lo stesso motivo per cui mi sono interessato di Politica: la passione, la voglia cambiare in meglio le cose per la propria comunità, per i propri figli. Ora, se possibile, la passione è ancora più forte, perché ci sono progetti per i quali si è lavorato e che vorrei portare a termine; si è acquisita ulteriore esperienza che mette in condizione di far lavorare più velocemente la macchina amministrativa, si è stabilizzato il personale, create le condizioni e gli spazi a bilancio per poter fare qualcosa di ulteriormente innovativo, quindi c’è voglia di lavorare ulteriormente sul terreno che, con fatica, abbiamo dissodato e concimato.
Per adesso preferirei non anticipare il programma elettorale, ma per 'linee', oltre a completare quanto in itinere (sicurezza, RSA, illuminazione pubblica, etc.): innovazione, anche dei servizi erogati al cittadino, sociale (sarà necessario essere molto attenti ai danni economico/sociali lasciati dalla crisi Covid) e lavoro, ulteriore miglioramento dei servizi.
Ha funzionato la coesione della maggioranza, la capacità di confrontarsi sui temi senza alcun tipo di pregiudiziale, privilegio di una lista autenticamente civica e fatta da persone intelligenti, condivisione degli obiettivi con conseguente efficacia: mi pare evidente come, pur in un periodo molto difficile, non ci si sia limitati all’ordinaria amministrazione bensì a un programma ragionato di investimenti, anno per anno, che hanno sicuramente elevato Buscate in vari ambiti (per esempio scuola, sicurezza, etc.). Inoltre la soluzione ad alcuni annosi problemi (cava, villa de Rosales, personale comunale, etc.). Tra le cose che non siamo riusciti a fare: non siamo riusciti a completare, anche per l’atteggiamento di alcuni interlocutori, l’intento di unire il paese, tutti insieme, per alzarne il livello. Mi auguro che si riesca a raggiungere l’obiettivo nel prossimo quinquennio. Deve emergere una cultura della Politica che privilegia il bene della propria comunità agli interessi elettorali di parte; troppo spesso abbiamo invece visto inasprire il clima con polemiche, anche sgradevolmente personali, che non fanno altro che alimentare l’antipolitica.
Collaborazione, distensione del clima, valorizzazione di ciò che va bene e critica costruttiva rispetto a quanto si potrebbe fare in più. Serve avere la testa orientata a dare valore al nostro paese, sostenendo tutto quanto sia buono.
Potenziamento del sociale, sportello lavoro comunale e sovraccomunale (cui già si sta lavorando), sostegno del commercio e delle attività locali (ulteriormente potenziando quanto già fatto), creazione di opportunità che deriveranno, tra le altre cose, dalla revisione del PGT, da finanziamenti / bandi, etc. La cosa più importante: con impegno e serietà, caratteristiche che speriamo siano riconosciute dai nostri cittadini e ci valgano un’ulteriore concessione di fiducia.
Intervista a cura di Sara Riboldi
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