Buscate - Consiglio comunale organizzato alle 9 del mattino. L’intera minoranza chiede le ragioni di questo orario inusuale in modo ufficiale. Due consiglieri di minoranza non hanno potuto partecipare.
Secondo le norme, i consigli comunali nei piccoli paesi è preferibile siano organizzati in orari non lavorativi. In caso contrario, gli oneri per i permessi lavorativi retribuiti sono a carico dell’Ente. Così Valeriano Ottolini (Obiettivo comune), Franca Colombo (Insieme per Buscate, il bene di tutti), Matteo Merenda e Monica De Bernardi (Buscate Possibile) chiedono le ragioni di questo orario inusuale, “non stante questa scelta porti a un aggravio dei costi causati dai rimborsi”.
Il motivo, secondo quanto risposto dal primo cittadino, Fabio Merlotti, è riconducibile a scadenze stringenti del consiglio comunale e all’impossibilità di presenziare in altri orari da parte del segretario. Si legge nella risposta fornita ai consiglieri: “Come potrete confermare, credo che la circostanza di cui all’oggetto rappresenti un unicum in questi cinque anni. L’Amministrazione è infatti sempre stata attenta a scegliere orari e date di convocazione per favorire al massimo la partecipazione di consiglieri e pubblico. In questo caso, essendoci una scadenza importante il 30 giugno ed avendo Buscate segretario comunale impegnato anche in altri comuni che, nella circostanza, era avevano fissato i propri consigli comunali il 29 ed il 30, si è dovuto, nostro malgrado, ricorrere alla convocazione in orario lavorativo. Faccio notare come questa pratica sia molto più frequente in altri comuni e per nulla scandalosa, tant’è che la legge, come voi stessi fate notare, prevede rimborsi per i consiglieri che si dovessero assentare dal proprio lavoro per ragioni “di servizio” connesse al proprio ruolo. In sintesi vi rassicuro sul fatto che, da parte nostra, la convocazione in orario mattutino lavorativo rappresenti un’eccezione che non abbiamo avuto modo di evitare”.
Commentano Franca Colombo e Valeriano Ottolini: “Siamo dispiaciuti perché i colleghi di Buscate possibile non han potuto partecipate e per gli oneri che il comune si dovrà accollare per i rimborsi, fermo restando che io e Franca non ne faremo richiesta”. I due consiglieri chiedono però anche i motivi per i quali il consiglio comunale non sia organizzato in presenza: “A ogni modo abbiamo visto quattro consiglieri di maggioranza in comune, mentre metà collegati in videoconferenza. Continuano a non comprendere i motivi per cui non venga organizzato in presenza nonostante i problemi tecnici riscontrati anche oggi”. A replicare è il sindaco, Fabio Merlotti: “Visto che il consiglio si è tenuto in orario lavorativo, abbiamo ritenuto la gestione in remoto potesse massimizzare la flessibilità di chi lavora, per venire incontro, per quanto possibile, alle esigenze delle minoranze”. Il consiglio comunque si è svolto. Spiace la mancata presenza di Merenda e De Bernardi, considerando che non si ripresenteranno alle prossime elezioni e che quindi queste costituiscono per loro le ultime sedute.
Sara Riboldi
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