Buscate - Consiglio comunale di fuoco quello dello scorso 30 novembre. La polemica scoppia fin dall'inizio, al momento del primo punto all'ordine del giorno che riguardava l'approvazione dei verbali del 2020. Dopo circa 45 minuti di botta e risposta tra il sindaco Fabio Merlotti e il consigliere di minoranza Valeriano Ottolini, scivolone del consigliere di maggioranza Teresa Cerbino, che in chat scrive "capre" nei riguardi di Ottolini e del consigliere di minoranza Franca Colombo. Colombo e Ottolini: "Assoluta mancanza di rispetto verso di noi e verso i Buscatesi che ci hanno votato". Merlotti: "Frase spiacevole per la quale ci siamo scusati, ma la consigliera credeva di essere in chat privata, era solo uno sfogo".
Quel che è accaduto in consiglio comunale sicuramente non dovrebbe accadere. Dopo una lunga discussione in merito all'approvazione dei verbali 2020, nella chat della piattaforma, visibile a tutti, il consigliere di maggioranza Teresa Cerbino risponde al sindaco - che aveva comunicato di assentarsi un attimo per bere - e scrive: "Ok ci vuole un po’ di alcool dopo la rottura di c---i simili...Capre!!!!!!!!”. La seduta viene chiaramente interrotta e ripresa poco dopo. Ma la cosa viene portata all'attenzione da parte del membro di minoranza Valeriano Ottolini, che in consiglio comunale commenta: "Ho letto quello che è stato scritto in chat. Credo che ci debba essere un limite che non vada ad attaccare gli aspetti personali. Capre no. E' troppo". A rispondere in consiglio è la diretta interessata, Teresa Cerbino: "Visto che sono stata io a scriverlo, rispondo. L'ho scritto perché non si può stare tre quarti d'ora e poi arrivare alla conclusione dopo due secondi. Potevate arrivarci prima. Siccome non abbiamo due punti da svolgere questa sera, mi sembra un po' esagerato". Il riferimento è appunto alla discussione sui verbali. Alla fine la Cerbino arriva alle scuse, dopo aver dato le sue spiegazioni: "Chiudo facendo le mie scuse al consigliere Ottolini e alla consigliera Colombo". Scuse arrivate anche dal sindaco, che specifica: "Si è lasciata andare a uno sfogo nei confronti dei consiglieri di minoranza, non è certamente bello ma non è un attacco personale nella misura in cui il consigliere non riteneva che la chat fosse pubblica. Riteneva fosse uno sfogo privato. Chiedo scusa anche da parte nostra". Scuse accettate da parte di Ottolini, che comunque non rinuncia a rendere pubblica la questione tramite una nota stampa. Questione che tra l'altro è ancora registrata nel discorso dei vari consiglieri, pur senza la visione della chat.
“Durante l'ultimo Consiglio sono stati messi in approvazione tutti i verbali del 2020 e inevitabilmente questo porta a una lunga discussione. Avevamo chiesto - spiegano i consiglieri Ottolini e Colombo - che venisse ritirato il punto e abbiamo sottolineato che i verbali erano già stati pubblicati all'albo pretorio online senza che fossero stati ancora valutati e votati dal Consiglio comunale. Sicuramente è stato un dibattito che può non aver appassionato il consigliere Cerbino, alla quale ricordiamo che, a differenza di noi, lei riceve un'indennità economica per la sua presenza in Consiglio comunale. A ogni modo, la lunga discussione ha portato ad approvare i verbali redatti correttamente e a ritirare quelli che avevamo segnalato come incompleti, arrivando alla fine a una mediazione che mettesse d'accordo maggioranza e minoranza”. Ottolini e Colombo esprimono tutto il loro disappunto per la frase offensiva del consigliere di maggioranza: “Ciò che è avvenuto dimostra un'assoluta mancanza di rispetto non solo a noi come persone, ma anche verso tutti i buscatesi che ci hanno votato e ci hanno voluto per rappresentarli in Consiglio comunale. Ci chiediamo come possa un Consigliere, che ritiene “Rotture di c---i” le discussioni in Consiglio comunale e “capre” i membri delle minoranze, continuare a ricoprire un ruolo istituzionale di amministratore del nostro Comune. Come già affermato durante il Consiglio comunale, ci rammarica molto ciò che è accaduto, perché esiste un limite che nessuno deve superare e che riguarda la dignità umana indipendentemente dal fatto che una persona sia seduta nei banchi di Uniamo Buscate o di Obiettivo Comune o di Insieme per Buscate, il bene di tutti. Fortunatamente il sindaco, che inizialmente era corso ai ripari interrompendo la seduta per motivi Tecnici, messo di fronte al consigliere Ottolini che era comunque riuscito a leggere il commento, ha ritenuto di scusarsi. Scuse che purtroppo la consigliera Teresa Cerbino ha faticato a fare, dopo aver tentato di difendersi sottolineando come quelle frasi ce le eravamo meritate a seguito della discussione sui verbali”. Concludono Valeriano Ottolini e Franca Colombo: “Rimaniamo dispiaciuti di ciò che è avvenuto. Purtroppo l'attacco personale non aiuta a creare una Comunità e quando proviene dai propri rappresentanti nell’esercizio delle funzioni pubbliche deve fare riflettere sui valori etici e democratici che sono fondamenti di una convivenza civile e pacifica".
Prende la parola anche il sindaco Fabio Merlotti, contattato sull'accaduto: "La vicenda va contestualizzata: un nostro consigliere comunale ha scritto scioccamente sulla chat dello strumento pensando che fosse solo una chat interna dopo il primo punto all'ordine del giorno, che trattava i verbali delle sedute precedenti. Una cosa che dovrebbe andar via in cinque minuti e che invece si è protratta per 45 minuti. Non si può prendere tutto quel tempo perché su un pacchetto di 24 verbali, se c'è qualcosa che non va bene in un verbale specifico si fa riferimento a quel preciso verbale, chiedendo di rivederlo. Non si può fare una discussione generale. Dopo 45 minuti di discussione, viene fuori che su 24 verbali gli unici da ritirare per fare delle verifiche sono sei. La consigliera esasperata e non sapendo che la chat fosse visibile anche a tutti i partecipanti alla riunione se ne è uscita con una fase spiacevole, che però non era un insulto esplicito: era convinta che fosse uno sfogo dietro le quinte. Fatto certamente spiacevole, la consigliera si è scusata, ma non era un insulto voluto, era uno sfogo. Io stesso mi sono scusato e il consigliere Ottolini ha accettato le scuse. La politica significa parlare con serietà delle cose ma evidentemente non interessa loro e si devono attaccare a questi mezzi. Non puoi dire di accettare le scuse e poi fare il cinema. Detto questo sono dispiaciuto e arrabbiato che si sia scivolati su questa buccia di banana sciocca perché nessuno voleva insultarli esplicitamente".
Ci riserviamo di approfondire in altra sede la questione dei verbali. Certo è che da parte della maggioranza questo scivolone - fuori luogo - poteva essere evitato. In ogni caso, quel che è fatto è fatto. Ci si augura che al prossimo consiglio comunale le discussioni siano portate avanti in maniera costruttiva per tutti, nel pieno rispetto di ciascuno.
Sara Riboldi
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