Buscate - Il cedro è salvo. Una nuova perizia ha cambiato totalmente le carte in tavola, sottolineando una prospettiva di lunga vita per l'albero, anche per le generazioni future. Al via, dunque, gli interventi per curarlo, l'iter di riconoscimento come albero monumentale e tante idee a scopo didattico.
La vicenda del cedro è lunga. Tutto inizia con una determina che prevede la potatura di alcuni alberi, fra i quali anche il famoso cedro. Un albero secolare situato nei pressi del cimitero. Dai controlli è risultata una grossa fenditura che attraversa l'albero, che quindi necessita di controlli e perizie per capire se debba essere abbattuto o possa essere salvato. Dopo un primo parere da parte degli operatori che avrebbero dovuto eseguire la potatura che evidenziava la fenditura, l'Amministrazione ha fatto eseguire una perizia da parte di un agronomo che ne consigliava l'abbattimento perché gli interventi per la messa in sicurezza avrebbero a suo avviso snaturato la bellezza della pianta e anche una perizia da parte del Parco del Ticino, che sembrerebbe confermare quella dell'agronomo. Gli scenari fino a quel momento erano questi: abbattimento e sostituzione del cedro nuovo oppure interventi per cercare di salvarlo ma senza la garanzia di salvare la pianta. Gli scenari sono però cambiati con una nuova perizia eseguita grazie all'associazione 5 Agosto 1991 di Buscate, in collaborazione con la scuola agraria del parco di Monza. E' stata effettuata una tomografia e altre indagini che hanno permesso di sapere con certezza il grado di stabilità della pianta e se può essere pericolosa o meno. Il costo della perizia sarà è a carico dell'associazione.
La perizia effettuata ha cambiato totalmente le carte in tavola. Da valutazioni che consigliavano l'abbattimento del cedro si è passati a una valutazione opposta, che ha dimostrato la salute e la vitalità dell'albero. A spiegare durante la commissione ecologia dello scorso venerdì 12 giugno è stato il dottor Andrea Pellegatta, vicepresidente della società italiana di Arboricoltura e perito agrario, arboricoltore specializzato nella gestione e cura degli alberi e nella valutazione di stabilità degli alberi. Dopo alcune premesse in cui è stato sottolineato come gli alberi vadano visti come risorse e non come costi, l'esperto ha esposto i risultati dell'indagine, eseguita con appositi strumenti: "L'albero è centenario, è un albero che anche solamente per le dimensioni può essere iscritto all'elenco degli alberi monumentali, che dal 2010 è stato istituito a livello nazionale perché ha le dimensioni per poter essere definito albero monumentale. Il fatto di censirlo come albero monumentale, al di là della tutela, in futuro, potrebbe anche portare contributi di tipo economico". Il danno al cedro, colpito da un fulmine anni fa, è per fortuna solo esteriore: "Il fulmine si è scaricato sul tronco e ha causato quella ferita che si vede ma probabilmente non c'è stata una ripercussione sull'apparato radicale. Questo è confortante e lo si intuisce dal fatto che la pianta è molto vitale e molto vigorosa". Una pianta dunque vigorosa nonostante il fulmine, senza "funghi che degradano il legno. L'indagine strumentale ha messo in evidenza che il legno all'interno è sano". Sono stati poi presentati gli interventi: una potatura non drastica che permetta il passaggio del vento tra le fronde, sistemi di consolidamento del tronco e di alcune cime che hanno sostituito la punta originaria. Il discorso è proseguito sulla vitalità e sull'aspettativa di vita del cedro: "Vi sono state date informazioni non corrette. Un cedro può sopravvivere anche diverse centinaia di anni; ci sono cedri piantati nel 1.700 ancora vivi e vegeti. Nonostante il danno, mi sento di dire che probabilmente quando non ci saremo più noi, questo cedro ci sarà ancora e lo si vede - oltre che dalla vegetazione - anche da come ha reagito alla ferita". Altro dato positivo è che gli esperti che si prenderanno cura dell'albero sono disposti a sobbarcarsi di parte delle spese con una forma di adozione del cedro. In parallelo si organizzeranno attività formative per studenti e cittadinanza per parlare anche dell'importanza degli alberi all'interno della città.
Valeriano Ottolini (Obiettivo Comune) e Franca Colombo (Insieme per Buscate, il bene di tutti) hanno seguito la vicenda da mesi, proponendo di far riconoscere il cedro come monumentale e cercando di mettere in piedi ulteriori perizie più approfondite, come in effetti è stato poi fatto. Commenta Ottolini: "Durante la commissione ecologia/ambiente tenutasi il 12 giugno si è finalmente arrivati a una decisione circa la sorte del nostro Cedro Secolare. La prospettiva con cui era terminata la scorsa commissione (11/05/20) vedeva sul tavolo una perizia commissionata dal Comune di Buscate che prevedeva l'abbattimento del Cedro e un preventivo di spesa per la sua eventuale potatura di 10.000euro. Il lavoro svolto da 'Obiettivo Comune', 'Insieme per Buscate' e dall'associazione ambientale '5 agosto 1991' ha permesso di avere altri due preventivi, uno da 5.000euro più Iva con la possibilità di far adottare il cedro da esperti del settore mentre il secondo di 5.700 euro più Iva, comprendente anche lo smaltimento del verde potato. Entrambi i preventivi son stati messi a disposizione degli uffici comunali per un'attenta valutazione al fine di raggiungere le migliori condizioni tecniche/economiche. Grazie all'associazione '5 agosto 1991', è stata redatta anche una relazione con l'ausilio di strumenti, la quale era stata più volte sollecitata dalle minoranze all'amministrazione senza esito; tramite essa si ha avuto conferma che la pianta ha una prospettiva di vita molta alta". Ok anche per l'iter di riconoscimento del cedro come albero monumentale: "La richiesta era stata avanzata tramite apposito modulo il 16/02/20 dai consiglieri di minoranza Ottolini e Colombo e accantonata dall'amministrazione, effettivo proprietario dell'albero. La presidente della commissione, la Dott.ssa Merlotti, ci ha garantito che prossimamente l'iter riprenderà e il Sindaco ci ha informato che è stato bloccato fino a oggi perchè non ritenevano di dover far riconoscere quello status a un albero per loro morente o comunque da abbattere. Fortunatamente alla luce delle condizioni sovraesposte e dopo circa 2 ore di commissione si è deciso di optare per l'alleggerimento dell'albero per dar modo al vento di passare tra le fronde. Si ringrazia l'associazione 5 agosto 1991 e l'esperto Pellegatta per il lavoro svolto e il valore aggiunto che han saputo dare alla problematica, i cittadini che ci han dato sostegno in questo periodo, gli agronomi Paganini e Caimi per aver valutato gratuitamente lo stato del nostro cedro e averci fornito informazioni fondamentali per argomentare da subito la contrarietà all'abbattimento, l'ing.Randazzo che si è reso volontariamente disponibile a collaborare per la tenuta e stabilità del nostro cedro, l'impresa Ballarati per i consigli e il preventivo consegnatoci, oltre all'ordine degli agronomi per averci fornito ulteriori informazioni. In pratica un enorme grazie a tutti i buscatesi che si sono ritrovati vicino al cedro secolare. Grazie all'aiuto di tutti potrà salutare le future generazioni di Buscatesi e si è riusciti a evitare un eneorme e irrecuperabile errore".
Anche l'Amministrazione ha avuto il suo da fare con la questione del cedro da quando è stata sollevata la problematica. Spiega il sindaco Fabio Merlotti: "L'intervento è più contenuto dal punto di vista del costo e ci sono prospettive differenti. Con queste carte l'idea nostra è di conservare la pianta, visto che la sua prospettiva di vita ci è stata data molto più elevata. E siamo lieti di esserci presi i rischi che ci siamo presi in questi mesi, visto che chiunque ha visto la pianta ha detto che così com'è è pericolosa. Le condizioni sono cambiate, alla pianta è stata prospettata un'attesa di vita elevata, quindi diventa logico fare interventi conservativi, peraltro a un costo inferiore a quanto inizialmente prospettato". Durante le commistioni non sono mancate alcune scaramucce tra maggioranza e opposizione. Ribatte il primo cittadino alle questioni sollevate dalla minoranza in merito allo stop del riconoscimento del cedro come albero monumentale: "La vostra richiesta all'amministrazione di avvallare un iter per il riconoscimento della monumentalità del cedro è arrivata in un momento in cui le informazioni di cui disponevamo erano informazioni che dicevano che l'albero doveva essere abbattuto. La ragione per cui non è stata mandata avanti la richiesta è che la proposta di rendere monumentale un albero che la perizia di un agronomo ha detto che va abbattuto era una sciocchezza. Adesso diventa attuale il tema del riconoscimento della monumentalità dell'albero. Se la pianta fosse caduta, la responsabilità era del sottoscritto. Il primo che dovete ringraziare è il sottoscritto, perché nonostante avesse perizie tecniche che dicessero di tirar giù la pianta non ha voluto". In ogni caso, scaramucce a parte, il cedro è salvo e tutto è bene quel che finisce bene.
Sara Riboldi
Sommario: