Buscate - Cedro, quale sorte? Il punto

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Cedro, l'intero paese sta discutendo sulla sua sorte. Gli amministratori di 'Sei di Buscate se...' hanno dato il via a un sondaggio sui social che si chiuderà venerdì 22 maggio alle ore 24. Intanto, è sul tavolo una nuova perizia promossa dall'associazione 5 agosto 1991, mentre anche i Verdi hanno espresso il loro parere sulla vicenda del cedro di Buscate. Botta e risposta tra sindaco e opposizione. In un video il primo cittadino fa il punto sulla situazione e i rivolge alla minoranza: "Basta polemiche. Non abbiamo bisogno di azzeccagarbugli". Replica Ottolini (Obiettivo comune): "I termini utilizzati nel video nei confronti delle minoranze rappresentano una grandissima caduta di stile".

La storia in breve

La vicenda del cedro è lunga. Tutto inizia con una determina che prevede la potatura di alcuni alberi, fra i quali anche il famoso cedro. Un albero secolare situato nei pressi del cimitero. Dai controlli è risultata una grossa fenditura che attraversa l'albero, che quindi necessita di controlli e perizie per capire se debba essere abbattuto o possa essere salvato. Dopo un primo parere da parte degli operatori che avrebbero dovuto eseguire la potatura che evidenziava la fenditura, l'Amministrazione ha fatto eseguire una perizia da parte di un agronomo che ne consigliava l'abbattimento perché gli interventi per la messa in sicurezza avrebbero a suo avviso snaturato la bellezza della pianta e anche una perizia da parte del Parco del Ticino, che sembrerebbe confermare quella dell'agronomo. Gli scenari a oggi sono questi: o il cedro si abbatte e si sostituisce con un cedro nuovo oppure si eseguono interventi per cercare di salvarlo ma non è garantito che la pianta si salvi e comunque l'intervento includerebbe un ridimensionamento della chioma dell'albero. 

Il parere dei Verdi

Sulla vicenda sono intervenuti anche i Verdi, che in una nota stampa scrivono: "Nel corso dell'ultima commissione Ecologia, l'Amministrazione comunale ha ventilato l'ipotesi di voler proporre una consultazione popolare per la vicenda, che si trascina ormai da diversi mesi, del cedro secolare antistante il cimitero. Stupisce che una questione di ordinaria amministrazione diventi occasione di controversia e si prende atto dell'incapacità della maggioranza di decidere in merito. Sono state richieste ben quattro relazioni da diversi esperti e un preventivo, di circa diecimila euro, per il salvataggio della pianta e quindi ci si chiede a cosa siano serviti questi pareri, forse anche a pagamento, se poi vengono disattesi e messi in discussione". E ancora si sottolinea la fragilità dei cedri: "Pur comprendendo il valore storico e affettivo della pianta, è bene sapere che i cedri sono alberi fragili e che nel tempo diventano pericolosi. Proprio alla luce di questa considerazione sarebbe bastata una perizia giurata di un agronomo per chiedere una VTA (Visual Tree Assessment) e in sostanza un'analisi di stabilità con una precisa indicazione al Comune sulla modalità di procedere. E' chiaro che in caso di abbattimento sarà opportuno attivare le relative compensazioni con un nuovo cedro oppure con una pianta di caratteristiche simili. In nessun modo si può pensare di sostituirsi a un parere tecnico - per di più se giurato - e piuttosto dobbiamo chiederci cosa hanno fatto per il povero cedro, ma non solo, le Amministrazioni che hanno governato il nostro paese nell'ultimo decennio".

Una nuova perizia

Sul cedro si stanno attivando tutti, dalle forze politiche alle associazioni. L'associazione 5 Agosto 1991 di Buscate ha comunicato che la scuola agraria del parco di Monza ha offerto la collaborazione dei suoi agronomi, che hanno mandato il loro preventivo. Sarà effettuata una tomografia e altre indagini che permetteranno di sapere con certezza il grado di stabilità della pianta e se può essere pericolosa o meno. Il costo della perizia sarà a carico dell'associazione.

Al via un sondaggio sui social

Nel frattempo, gli amministratori del gruppo 'Sei di Buscate se...' hanno lanciato un sondaggio per iniziare a sondare il parere delle persone: "Come tutti sapete, davanti al cimitero di Buscate c'è un maestoso cedro dell'Himalaya dall'età approssimativa di quasi 150 anni, piantato al tempo dell'inaugurazione del cimitero nel sito attuale. Questo cedro è stato colpito nel corso degli anni almeno due volte dal fulmine che ha provocato una profonda fenditura nel tronco che ne ha minato la stabilità fino a far temere un suo cedimento con i rischi che possiamo immaginare per la sicurezza di persone e cose. Dopo varie perizie, alcune tuttora in corso, una ditta specializzata ha proposto un intervento per tentare di salvarlo, con una cerchiatura del tronco e alcune potature mirate, senza peraltro garantirne la riuscita, al costo di 10.000 euro a carico del comune e quindi di tutti noi. Con questo sondaggio vi chiediamo se siete d'accordo nel procedere con questo tentativo. Naturalmente il sondaggio non vuole essere esaustivo perché esprime solo il parere dei membri di questo gruppo e non di tutti i cittadini di Buscate. Se rispondete SI' siete favorevoli a che la ditta proceda con il tentativo di salvataggio al costo suddetto, tentativo che potrebbe avere esito positivo ma che potrebbe anche non essere risolutivo. Se rispondete NO non siete favorevoli a che la ditta in questione proceda con i lavori, in questo caso l'alternativa sarebbe l'abbattimento dell'albero a un costo nettamente inferiore e la sua sostituzione con un altro". Il sondaggio termina venerdì 22 maggio alle ore 24.

Il sindaco: "Basta polemiche!"

Sulla questione del cedro interviene nuovamente il sindaco di Buscate, Fabio Merlotti, che in un video pubblico di circa 23 minuti sui social fa un focus sulla vicenda del cedro, ripercorrendo la storia fino a oggi, inclusa la discussione nella commissione dedicata. Ne abbiamo tratto alcuni stralci: "Proponiamo di tastare e di decidere insieme la sensibilità dei Buscatesi perché trattandosi di una spesa rilevante per il nostro comune bisogna capire se e quant'è la sensibilità della cittadinanza su quella pianta oppure - se tutti decidiamo che la soluzione migliore sia un'altra - decidiamo tra di noi. Ma la polemica di fronte all'apertura massima è qualcosa di assolutamente intollerabile". Merlotti vuole mettere fine alle varie polemiche e lo fa in modo diretto nei confronti della minoranza: "Di azzeccagarbugli, regina delle scartoffie, fedele paggetto non c'è bisogno - dice nel video - C'è bisogno di gente che abbia voglia di risolvere i problemi non di far casino e dividere il paese; lo dico sempre". E ancora: "In ragione di dove è posta la pianta, la sua caduta potrebbe far danni inenarrabili. Il percorso che ho detto si è svolto nel tempo e per tutto questo tempo i rischi non ricadono su chi sta facendo polemica inutile ma ricadono sul sottoscritto in primis, perché se succede qualcosa in galera va il sottoscritto, non chi parla per niente. Se stiamo facendo trascorrere questo tempo per capire bene la faccenda e fare un quadro a 360 gradi è perché alla questione teniamo, non perché non teniamo; perché altrimenti con il rischio che corro avrei semplicemente preso la perizia, si fa un'ordinanza urgente e si possono abbattere per pericolo anche piante oggetto della cura della Soprintendenza. Se non si sta facendo, rischiando io non altri, significa che al tema si tiene. Quindi le polemiche sono sterili e inutili, oltre che false". Merlotti prosegue poi delineando i vari scenari possibili con i relativi costi: l'intervento di manutenzione - che comunque non garantisce l'esito positivo e che prevede un ridimensionamento della pianta e dei cambiamenti dovuti ad accorgimenti tecnici che ne garantiscano la sicurezza - verrebbe a costare circa 10mila euro, con l'aggiunta di spese per i controlli nel corso degli anni futuri e dell'abbattimento s e l'albero dovesse morire. L'abbattimento costerebbe circa 3mila euro. La sostituzione della pianta con un cedro giovane costerebbe circa 400 euro con l'aggiunta di circa 150 euro all'anno per i prossimi due o tre anni, mentre un cedro più grande costerebbe circa 2.500 euro più circa 200 /300 euro all'anno per i prossimi due o tre anni. Questa ultima soluzione sarebbe però sconsigliabile. Altro tema sollevato da Merlotti è l'aspettativa di vita del cedro e il target che beneficia dell'intervento. "L'agronomo dice che queste piante hanno un'aspettativa di vita all'incirca pari a quella di un uomo, quindi sui 100 anni. Sono piante delicate, quindi noi dobbiamo misurare l'intervento che andiamo a fare e in cui si spendono soldi dei cittadini anche sull'aspettativa di vita della pianta. La nostra ha sicuramente superato i 100 anni. In prospettiva uno può dire: 'Metto una nuova pianta che crescerà insieme ai miei nuovi nati e avrà come prospettiva 100 anni piuttosto che questa che ha fine vita". Infine Merlotti risponde all'accusa sollevata dai Verdi in merito all'incapacità di decidere: "Vogliamo essere certi di rappresentare il sentire dei buscatesi: non perché non siamo capaci di decidere ma perché una dimensione puramente razionale porterebbe in una direzione ma bisogna tenere in considerazione anche l'affezione che la nostra comunità ha nei confronti di quella pianta. In commissione siamo stati massimamente aperti, la polemica non esiste proprio".

Ottolini: "Stiamo lavorando per una soluzione"

Sul video girato dal sindaco si è espresso Valeriano Ottolini (Obiettivo comune), che per la vicenda del cedro sta lavorando in collaborazione con 'Insieme per Buscate, il bene di tutti'. Commenta Ottolini: "Onestamente credo che si sia avuto l'ennesimo esempio di come il signor sindaco sia per l'abbattimento della pianta, tanto che sia lui che il vicesindaco hanno già votato per l'abbattimento della pianta nel sondaggio su 'Sei di Buscate se...'. A questo punto, non capiamo perché, se hanno già deciso, debbano ricorrere a uno strumento come il referendum. Fermo restando che - come al solito - il sindaco ha cercato di screditare gli avversari da un punto di vista personale. Ritengo che i termini che il sindaco utilizza nel video nei confronti delle minoranze rappresentino una grandissima caduta di stile e di correttezza in un ambito di dibattito politico ancora aperto". Ottolini sottolinea poi la posizione del suo gruppo: "A oggi la nostra posizione è nota ed è ben differente da quella del signor Sindaco e della maggioranza in consiglio comunale. Come abbiamo già avuto modo di dire, noi adesso stiamo lavorando per via alternative. Siamo dispiaciuti che l'Amministrazione abbia già preso una posizione e non sia in grado di accettare l'aiuto da parte dell'opposizione che è alla ricerca di una soluzione tecnica ed economica migliore". Insomma, pare che maggioranza e opposizione stiano lavorando ognuno per sé. Continua Ottolini: "Per la valutazione dello stato dell'albero, stiamo aspettando l'esito delle analisi del 5 agosto 1991. Poi bisognerà lavorare per riuscire a trovare una soluzione economicamente vantaggiosa e tecnicamente valida. Stiamo lavorando in questa ottica e abbiamo già sentito diversi esperti del settore".


Sara Riboldi

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