Altomilanese - Tagli al trasporto pubblico da parte di Regione Lombardia? I sindaci non ci stanno e ben 82 primi cittadini hanno inviato una lettera a Regione Lombardia. Pronta però la replica dell'assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi. Firmatari anche nel nostro territorio.
Nella lettera si chiede di rivedere i tagli previsti alle risorse destinate al trasporto pubblico locale, che - secondo la lettera - sarebbero di circa 3,4 milioni di euro già a partire da quest'anno. Molti sono stati i sindaci del nostro territorio a firmare la lettera, fra i quali i primi cittadini di Arluno, Bernate Ticino, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Castano Primo, Dairago, Inveruno, Magnago, Nosate, Rescaldina, Robecchetto con Induno e Villa Cortese. In una nota si è espressa anche la consigliera delegata alla mobilità di Città metropolitana di Milano, Siria Trezzi, "La nostra vicinanza e il nostro sostegno ai sindaci, di cui condividiamo le preoccupazioni per le ricadute in termini di servizi ai cittadini e anche in termini ambientali".
Così recita il testo della lettera: "Abbiamo appreso che le risorse destinate alla nostra Agenzia per effetto dell’applicazione dei nuovi criteri di riparto definiti dalla DGR 7644/2017 subiscono una drastica riduzione, prevedendo un taglio di risorse di circa 3,4 M€ già a partire dal 2020 fino ad arrivare a 17,8 M€ nel 2025. I sottoscritti Sindaci esprimono preoccupazione rispetto a questa riduzione dei trasferimenti che in questo momento di transizione dell’affidamento dei servizi in essere ha come unico effetto di trasformarsi in tagli dei servizi erogati sui diversi territori. In una fase di aumento della domanda di trasporto pubblico, di richiesta di potenziamento dei servizi e di maggiore qualità del trasporto per rispondere alle esigenze di mobilità dei cittadini e alle criticità dell’inquinamento un taglio così importante dei servizi erogati causerebbe nei diversi territori conseguenze negative su tutti coloro che utilizzano il trasporto come alternativa al mezzo privato provocando disagi e difficoltà difficilmente risolvibili con soluzioni alternative. Per tutte queste ragioni, ben conosciute dagli amministratori locali, siamo a chiederle un intervento da parte di Regione Lombardia che possa, nei tempi e nei modi che Lei riterrà più opportuni, evitare le riduzioni dei servizi di trasporto pubblico che si andranno a determinare. Consapevoli della sensibilità già dimostrata in altre situazioni da parte di Regione Lombardia nei confronti dei territori, confidiamo una risposta positiva da parte di Regione stessa".
L'assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, replica tramite una nota: "La Regione Lombardia trasferirà quest'anno all'Agenzia del Tpl di Milano 417,7 milioni di euro su un totale regionale disponibile pari a 629 milioni. Rispetto allo scorso anno, 3 milioni vengono redistribuiti alle Agenzie di Tpl di altre province lombarde". Continua la Terzi: "Milano però può recuperare questa cifra rinunciando a una minima parte dei maggiori introiti garantiti dalla tariffazione integrata. Maggiori entrate che, per Milano, ammontano a oltre 50 milioni di euro in più". Non mancano le note verso il Governo: "Gli amministratori del capoluogo lombardo, come alternativa, possono rivolgersi al Governo giallorosso, chiedendogli di garantire i finanziamenti che spettano alla Lombardia. Ricordo infatti che la nostra Regione muove quasi il 24% dei passeggeri a livello nazionale, ma ottiene risorse solo per il 17%". L'assessore spiega inoltre che la riforma era stata approvata nel 2017 e che quindi si sapeva già che quest'anno i fondi sarebbero stati suddivisi in modo differente.
Certo è che, tagli o meno, se i trasporti pubblici locali avessero meno risorse, a pagarne le spese sarebbero i cittadini, come sottolinea il sindaco di Casorezzo, Pierluca Oldani, "In pratica si fanno la guerra Regione e Città metropolitana e ci vanno di mezzo gli utilizzatori", ha commentato. Anche il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, interviene sulla questione, focalizzandosi sui bisogni del territorio e sul fatto che Regione Lombardia risulta essere il referente diretto dei comuni regionali: "Ormai è noto, spero, che le beghe e gli scontri politici mi interessano davvero poco. Questa lettera è stata firmata da 82 Sindaci, tra cui il sottoscritto. Una lettera firmata da ogni schieramento, anzi, oltre gli schieramenti politici perché sui servizi non esiste destra e sinistra, esistono o servizi efficienti o servizi scadenti che necessitano di migliorie urgenti. Ricordo che Regione è il referente diretto dei Comuni della Lombardia, pertanto noi tutti ci aspettiamo che faccia il proprio lavoro e ci rappresenti tutti. Soprattutto, ci aspettiamo che rappresenti tutti i cittadini che subiscono e subiranno ancora un grave danno dalle scelte seguite in questi anni sul Trasporto Pubblico Locale. Per questo, 82 Sindaci hanno deciso di metterci ancora la faccia e di portare in Regione la voce dei loro cittadini".
Sara Riboldi
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