Coronavirus, i sindaci entrano a gamba tesa:
" Ora basta. Le regole vanno rispettate".

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In questi giorni di paura e dolore in tanti, troppi, continuano a non rispettare le regole. Ci sono tante persone che rispettano le regole ed è giusto darne merito. Tuttavia, ci sono ancora alcune persone che non le rispettano. Restare chiusi in casa non dovrebbe essere un’opzione, ma un obbligo per tutti. Per far rispettare le regole il Ministero della Salute ha emanato un'ordinanza che pone misure ancora più restrittive mentre sul territorio intervengono i sindaci di vari comuni: Castano Primo, Robecchetto con Induno, Inveruno - solo per fare alcuni esempi - in prima fila.

Iniziative positive ma...

Sembrerebbero inutili per alcune persone gli appelli delle istituzioni nazionali e locali. Sui social sembrano tutti preoccupati e rattristati per la pandemia che ha colpito il mondo intero. Su Facebook tantissimi commenti e tante condivisioni per le foto e i video del lungo corteo funebre di mezzi dell'Esercito con le sessantacinque bare dei bergamaschi morti per mano del Coronavirus. Su WhatsApp infinite catene: l’inno di Mameli alle 11, un lungo applauso alle 12, il Flashmob sonoro alle 18, la mestolata collettiva alle 19 e la candela sul davanzale alle 21. E non dimentichiamoci gli striscioni appesi alle finestre e ai balconi con l’arcobaleno e la frase ‘Io resto a casa’. Peccato poi a casa non restarci.

I comportamenti contro il buon senso

Almeno fino alle ore precedenti alle nuove disposizioni, in questi giorni di quarantena obbligatoria in molti hanno visto alcune famiglie a spasso con bambini e cani per la nuova zona residenziale di Bienate (Magnago); alcune coppie di anziani a passeggio tra le corsie di un noto supermercato a Castano Primo; una lunghissima fila di auto in attesa di entrare nella discarica di Robecchetto con Induno. Per questo ultimo episodio il sindaco ha dovuto far intervenire Polizia locale e Carabinieri.  E, ancora, gruppi di persone in attesa di comprare la frutta e la verdura a Vanzaghello. In tutti i paesi, le banche e gli istituti di credito sono stati 'presi d'assalto' per prelievi, richieste di estratto conto e informazioni sui propri investimenti. Tutte questioni di comprovata necessità. Questi sono solo alcuni esempi di come parte della popolazione non abbia ancora compreso la gravità del problema. Nonostante i sindaci di tutti i comuni raccomandino di stare chiusi in casa, troppe persone sembrano credersi in una sorta di vacanza. Nonostante infermieri e medici lancino appelli virtuali segnalando la gravità di quanto stiano affrontando all’interno delle strutture ospedaliere, alcune persone sentono ancora la necessità di 'sgranchirsi le gambe' con una passeggiata per il paese o perché no, con una pedalata. Tutti a casa da scuola e nessuna verifica da preparare, quindi al parco a giocare a calcetto. Eh sì, perché è accaduto anche questo. Il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, nei giorni scorsi, è dovuto intervenire per rimproverare dei ragazzi che nel pomeriggio si sono ritrovati per una partita a pallone al parco Sciaredo.

Il commento di una cittadina: "Non c'è rispetto"

"Su tutti i canali – dichiara Lorena una giovane ragazza - abbiamo visto la triste processione delle bare di Bergamo. Una processione che toglie il fiato e lo toglie non solo per l'alto numero di vite che si sono spente ma, anche perché queste vite si sono spente da sole, senza che i loro cari potessero salutarli o tener loro la mano. Un'atmosfera di morte che riempie le strade e che agghiaccia l'anima. Eppure, nonostante questo, molte persone ancora non capiscono che devono restare a casa. Ho letto sui paesi del nostro territorio di lunghe code all'eco centro. Di persone che escono a passeggiare, di gente che si ferma a chiacchierare in piazza. Penso che qui manchi il rispetto. Manca il rispetto per quella triste sfilata di Bergamo ma, manca il rispetto anche per tutti coloro che sono deceduti a causa del COVID-19 senza neanche poter avere il conforto dei loro cari, senza avere un funerale per ricordarli”. Ma non solo. Continua Lorena: “Manca anche il rispetto per coloro che sono in rianimazione e che lottano per continuare a vivere. Manca il rispetto per i medici e gli infermieri che li assistono, rischiando a loro volta. Manca il rispetto per tutti noi che siamo a casa pur volendo uscire e che proviamo a lottare per fermare il virus”. Infine Lorena dà voce a quei tantissimi cittadini rispettosi delle regole e conclude: “Anche se forse non sono nessuno per farlo, mi appello a tutte le persone che in questi giorni hanno cercato di raggirare il sistema: per favore state a casa, fate in modo che possiamo tutti riprenderci in mano le nostre vite, non permettete che altri muoiano per un'uscita all'aperto".

L'ordinanza del Ministero

Da oggi le regole sono diventate più severe, sia per l'ordinanza emanata dal Ministero della Salute sia per le varie misure dei vari sindaci. Misure necessarie per curare il mondo. L'ordinanza del Ministero vieta l'accesso ai parchi, alle ville, alle aeree gioco e giardini pubblici. Stop all'attività ludica o ricreativa all'aperto. Resta consentito praticare l'attività motoria individualmente e vicino alla propria abitazione, nel rispetto di almeno un metro da ogni persona. Chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande all’interno delle stazioni ferroviarie, nelle aree di servizio e rifornimento del carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono però vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.  Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.  Le misure per il momento sono valide fino al 25 marzo.

Stop agli scontrini da pochi euro a Castano Primo

I sindaci stanno facendo di tutto per fare in modo che le persone non escano di casa e osservino le varie disposizioni. Il sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, ha da poco emesso l'ordinanza 'Cura Castano': divieto assoluto di passaggio e attività sportiva oltre i 200 metri dal proprio domicilio, residenza o abitazione. Divieto di utilizzo di giochi e attrezzature di tutti i parchi e giardini pubblici, divieto di utilizzo delle panchine su tutte le aree pubbliche del territorio comunale, limitazione area cani con 2 persone alla volta e massimo dieci minuti, divieto di stazionare in aree pubbliche o private a uso pubblico, a eccezione di aree in prossimità di servizi pubblici aperti o esercizi abilitati alla vendita di prodotti. Per l'approvvigionamento è stabilito che se ne occupi esclusivamente un solo componente per nucleo familiare. Disposta inoltre la chiusura del cimitero e della casetta dell'acqua. Proprio sul fatto di fare la spesa, Pignatiello questa mattina ha cercato di mettere un punto al via vai di persone che si recano ai supermercati anche per prendere poche cose. "Oggi mi hanno inviato delle foto davvero brutte, che mai avrei voluto ricevere. Foto di scontrini da 2,19 euro, da 3 euro, da 4 euro e 20 centesimi. Senza contare le foto con le file chilometriche. Questi scontrini sono inaccettabili, sono scelte fatte da persone irresponsabili! Mi appello per l'ennesima volta al buonsenso di tutti e vi do un'indicazione: dividere Castano Primo in 4 ZONE e ogni zona avrà un giorno indicato in cui poter andare a fare la spesa. Non ha senso adottare misure drastiche senza il buonsenso delle persone, non ha senso limitare gli spostamenti per urgenze e poi affollare i centri commerciali e fare poi spese da 3 euro! Non è un obbligo né un'ordinanza, ma una scelta di totale rispetto per chi sta morendo senza il diritto di ricevere l'ultimo addio. Se non l'avete capito, stiamo combattendo una guerra che solo restando uniti possiamo vincere. Mi fido di voi, sono certo del vostro senso di responsabilità. E non voglio pentirmene”. Un accorato appello al buonsenso delle persone per cercare di evitare le code chilometriche ai supermercati. 

A Robecchetto attività motoria entro 300 metri da casa

Giorgio Braga, sindaco di Robecchetto con Induno, ha emanato una nuova ordinanza in cui viene limitata entro 300 metri dalla propria abitazione la possibilità di svolgere attività motoria e solo individualmente. “E' una decisione presa nella logica dell'ordinanza del Ministero della Salute emessa ieri – dichiara il primo cittadino di Robecchetto con Induno - chiaramente nell'ottica di contenere il più possibile l'aumento di contagi da COVID-19. Ribadisco è importantissimo e fondamentale restare a casa e uscire solo per recarsi al lavoro o per esigenze urgenti ed indifferibili. Meno usciamo da casa e maggiore sarà la probabilità di vincere questa guerra nel più breve tempo possibile”.

A Inveruno stop alle visite a casa di amici e parenti

Misure anche dal sindaco di Inveruno, Sara Bettinelli, sulla linea dell'ordinanza ministeriale. Vietate le attività sportive all’aperto, incluse corse, escursioni in bicicletta, etc. Sono consentite solo le attività prescritte da certificati medici o indispensabili a causa di condizioni cliniche e psicologiche dimostrabili. Sono consentite le passeggiate a piedi purché il tragitto resti in prossimità della propria abitazione, con l’invito a indossare mascherine e guanti. Le passeggiate sono però consentite se vengono svolte da singoli o al massimo da un adulto che accompagna un minore o una persona diversamente abile. Si può uscire anche per le esigenze primarie dei propri animali, purché in aree vicine alla propria residenza. La spesa può farla solo un membro del nucleo familiare, solo una volta alla settimana e solo negli esercizi commerciali sul territorio comunale. E’ vietato entrare nell’abitazione di parenti e amici se non per motivi di assistenza ad anziani, malati o infermi; in questo caso è consentito l’accesso di una sola persona. Chiusi ovviamente tutti i parchi, arre verdi e aree gioco, come il parco di villa Tanzi, il parco di Furato e l'area verde di piazza don Bosco. Chiusa  la casetta dell’acqua e sospeso il mercato settimanale del mercoledì e del mercato agricolo “Campagna amica”. Anche qui, la limitazione all’accesso all’area cani con il limite di due persone per volta e un massimo di dieci minuti; il divieto di stazionare in tutte le aree pubbliche e/o private a uso pubblico, a eccezione delle aree poste in prossimità dei servizi pubblici aperti e degli esercizi commerciali adibiti alla vendita dei prodotti rientranti nelle categorie espressamente previste dal DPCM 11 marzo 2020. L'inosservanza sarà punita con  la comunicazione all’autorità giudiziaria.


AGGIORNAMENTO Regione Lombardia ha emesso in queste ore misure ancora più stringenti per tutta la Lombardia. Fra le disposizoni, il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente.


Margherita

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