Amianto, al via il processo d'appello nei confronti di ex manager della Breda Termomeccanica Ansaldo di Milano

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Si è aperto ieri, giovedì 19 dicembre, alla sezione Quinta della Corte d’Appello di Milano il processo contro ex manager della Breda Termomeccanica/Ansaldo di Milano, imputati per omicidio colposo per la morte per mesotelioma di 12 lavoratori tra gli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta. In primo grado gli imputati erano stati assolti con la formula “il fatto non sussiste” e per “non aver commesso il fatto”, causando la rabbia degli ex lavoratori.

Mesotelioma, il tumore killer

Il mesotelioma è un tumore silenzioso, provocato dalle fibre di amianto che penetrano nell’organismo attraverso la respirazione e che si sviluppa lentamente, nell’arco di moltissimi anni. Un vero e proprio killer, che non lascia scampo. Materiale resistente al calore e al fuoco, con un basso costo di produzione, l’amianto nel passato è stato impiegato nei trasporti, nell’edilizia e nell’industria, per lo più come materia prima per la realizzazione di oggetti e come isolante termico. Poi, vista la pericolosità del materiale, ne è stato proibito l’uso con la legge 257 del 1992. I suoi effetti però hanno lasciato il segno. Le polveri di amianto hanno falciato la vita di moltissimi ignari lavoratori, fra i quali i 12 ex dipendenti alla Breda Termomeccanica Ansaldo di Milano, in viale Sarca.

La sentenza di primo grado

Quel 15 giugno 2017 ha lasciato una triste impronta nelle anime degli ex lavoratori e delle tre associazioni (Medicina Democratica, Aiea e Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio), che si erano costituite parti civili al processo. Otto ex dirigenti BREDA Termomeccanica Ansaldo di Milano, imputati per la morte per mesotelioma di 12 lavoratori, sono stati assolti con le formule ‘il fatto non sussiste’ e per ‘non aver commesso il fatto’. Il Pubblico Ministero aveva chiesto condanne dai 2 ai 4 anni e 11 mesi, ma la sentenza di primo grado ha sancito l’assoluzione. Le decine di testimonianze di ex lavoratori e dei consulenti ATS, ex ASL in merito alla massiccia presenza di amianto sono rimaste inascoltate. e il P.M. Le tre associazioni, assistite dall’avvocato Laura Mara, hanno così impugnato la sentenza in appello. E ora sperano in un nuovo epilogo.

Il commento

Al termine della prima udienza di appello, Michele Michelino - ex operaio Breda, presidente del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro nel Territorio - e Fulvio Aurora, responsabile delle vertenze giudiziarie di Medicina Democratica e di AIEA, Associazione Italiana Esposti Amianto, hanno dichiarato: “Ci auguriamo che possa esserci giustizia, finalmente, per i 12 lavoratori uccisi dall'amianto alla Breda Termomeccanica Ansaldo, di Viale Sarca a Milano e che, con il processo aperto in Corte d'Appello di Milano, venga riconosciuta la responsabilità penale di chi, per gravi inadempienze e per mancata attuazione delle norme previste dalla legge, ne ha causato la morte". Speranza legata alla richiesta di apertura di una nuova istruttoria fatta dal Procuratore Generale Nicola Balice, con nuove consulenze e nuovi testimoni. Continuano i due rappresentanti delle associazioni: “Negli ultimi mesi la lista dei morti e ammalati continua tragicamente ad allungarsi; altri lavoratori della Breda sono stati colpiti da tumori causati dall'amianto, che ha purtroppo una lunga latenza e che quando si manifesta non dà praticamente scampo. Siamo pieni di rabbia ma non rassegnati. Continueremo a lottare nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro, nelle piazze, nel territorio e anche nei tribunali”.

Parte civile anche Regione Lombardia

"Con la riapertura dell’istruttoria, chiesta dal procuratore Balice - hanno aggiunto Michele Michelino e Fulvio Aurora - potranno essere riascoltati i consulenti delle parti, alla luce dei nuovi studi scientifici e di recenti sentenze della Corte di Cassazione, ribadendo le richieste di condanna”. Nel processo sono inoltre costituite parte civile anche la Regione Lombardia, la FIOM-CGIL e l’INAIL.


Sara Riboldi

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